di David Vezzali
Nel Salone delle Feste del Museo Glauco Lombardi di via Garibaldi si è tenuto l’incontro «Mito, collezionismo e nostalgia: il mondo degli oggetti napoleonici dall’Ottocento ad oggi». Ne hanno parlato, davanti a un attento pubblico, la direttrice del Museo Francesca Sandrini e Arianna Arisi Rota, docente di Storia contemporanea all’Università di Pavia e autrice del libro appena uscito «Il cappello dell’imperatore».
Presenti in sala anche alcuni «rievocatori» parmigiani dell’associazione di ricostruzione storica «Les grognards de l’Armée d’Italie», tra cui Roberto Colla che spesso impersona Napoleone Bonaparte.
In bella vista il quadro-simbolo del Museo con la ventunenne Maria Luisa, imperatrice di Francia, prima del suo arrivo a Parma dove ha assunto il nome di Maria Luigia, e un quadro raffigurante Napoleone Bonaparte messo a confronto con il suo «discendente» attuale.
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