Un paese e una città unite dalle lacrime, dai ricordi, dalla necessità di serbare ciò - tanto - che un ragazzo di 17 anni ha saputo donare in vita e donare anche oltre la morte. Era vestita a lutto, Langhirano, la Langhirano dei volti e degli sguardi. Una folla profondamente commossa ha accolto e accompagnato l'ultimo viaggio di Filippo Ricotti, il 17enne morto travolto da un'auto a Cascinapiano. Sotto gli occhi della sorella, mentre si recava a prendere il bis che l'avrebbe portato a Parma, al liceo Bertolucci.
C'erano i suoi compagni di classe, tantissimi studenti della sua scuola, il liceo Bertolucci, i compagni di squadra della Langhiranese e l'intero paese, tutti stretti intorno a una famiglia straziata dal dolore. "Ti vedo in ogni cosa, in ogni momento - ha detto la mamma Paola davanti all'assemblea alla fine della cerimonia-. Si è aperta una voragine che non so come potrò colmare. Ti rivedo negli occhi dei tuoi amici, ai quali chiedo di non dimenticarti". E un compagno di squadra che ha parlato a nome di tutti gli altri ha detto: "Era gentile, disponibile a mettere il bene degli altri prima del suo. Grazie Filippo per quello che hai fatto per noi".
Fillippo, vestito con la maglia numero 8 della sua Langhiranese, riposa in una bara bianca, dove gli amici hanno scritto dolcissimi ricordi coi pennarelli colorati.
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