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Genova, le foto di uccelli e pesci coperti di greggio

30 Marzo 2019, 02:05

Una diga di contenimento sul torrente Polcevera, creata per contenere il greggio fuoriuscito da una tubatura dell’oleodotto Iplom domenica scorsa, ha ceduto a causa dell’innalzamento del livello del corso d’acqua dovuto alle piogge. «Speriamo che reggano le panne oceaniche», ha detto l'assessore comunale alla Protezione civile Gianni Crivello. Un altro argine è stato aperto dai tecnici per evitare che il livello d’acqua nel torrente si innalzasse ulteriormente. Ora il rischio è che altro greggio possa arrivare in mare.

Si è ampliata anche in mare, al largo delle coste del ponente Ligure, l’emergenza inquinamento per lo sversamento di greggio dall’oleodotto della Iplom a Genova. L’allarme è stato lanciato dalla Capitaneria di Porto di Savona, che ha avvistato una grande chiazza di petrolio lunga circa 3 miglia e larga duecento metri a circa 4 miglia al largo di Loano (Savona), dove è arrivata da Genova spinta da venti e correnti.
A quanto risulta è pronta ad intervenire la società Castalia, che potrebbe essere chiamata ad affrontare l’emergenza se la Iplom, avvertita dalla Capitaneria in quanto responsabile della bonifica, non fosse in grado di operare.
La stessa Capitaneria di Porto di Savona è pronta ad intervenire con uomini e mezzi e anche a richiedere l’intervento dei battelli antinquinamento, qualora la situazione dovesse precipitare. Le immagini girate dalla Capitaneria, così come i rilievi fatti da Arpal, mostrano la presenza di una striscia di iridescenza di idrocarburo, a volte più consistente. Allarmati gli operatori turistici.

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