Oggi e domani (2 e 3 giugno) a Parma si fa il "giro del mondo" del cibo. E' in corso il City of Gastronomy Festival.
Parma è capitale del gusto e fa sistema, chiamando a raccolta otto colleghe di gusto da sette Paesi della rete delle città creative per la gastronomia UNESCO. Ci saranno chef di Paraty e Belem in Brasile, Macao in Cina, Bergen in Norvegia, Dénia in Spagna, Gaziantep in Turchia e Tsuruoka in Giappone, oltre che da Alba, l’altra “azzurra” targata UNESCO: le città, protagoniste in Ghiaia con i loro stand, presentano le loro cucine e i loro chef durante il cooking show, in cui creeranno un racconto del proprio Paese ai fornelli, con tasting e demo d’autore che si avvicenderanno in un blend di saperi e sapori.
Foto di Anna Rita Melegari
LA CUCINA FRA RACCONTO, DEGUSTAZIONE E CREATIVITÀ
Cuochi stellati a garanzia del saper fare italiano, curiosità esotiche dalla rete creativa UNESCO, ma il primo City of Gastronomy Festival non è solo cibo cucinato e assaggiato, ma anche raccontato.
Una serie di incontri, tra il Palazzo del Governatore e il Salotto allestito in piazza Garibaldi, in cui ascoltare e approfondire i grandi temi che sottendono la riflessione sul cibo: la sostenibilità della produzione, la creatività e la scienza, la comunicazione; insomma presente e costruzione del futuro.
Protagonisti, chef, studiosi, esperti: mille punti di vista per conoscere e scoprire, con un occhio alla cucina e l’altro al mondo.
Quattro i temi delle due giornate: si parlerà di ritorno alla terra, sfide della cucina italiana, innovazione e linguaggi del cibo. Quattro momenti, tra Governatore e Salotto, con ospiti da tutta Italia.
L’agricoltura, che è sempre più al centro dello sviluppo del Paese, viene affrontato in apertura di Festival e nei due luoghi sono gli esperti (Cinzia Scaffidi di Slow Food Italia, Patrizia Alberti della Regione Emilia-Romagna, Mario Marini di Confagricoltura Parma, Bruno Ruffini e Laura Torresin di Alma, Filippo Arfini dell’Università di Parma, moderati di Marco Ferrazzoli del CNR). Nel Salotto invece la voce va a chi la terra la coltiva e ne trae il suo prodotto: il pomodoro sostenibile di Mutti, con Ugo Peruch; i meloni di Francesca Nadalini, dell’Associazione Nazionale Donne dell’Ortofrutta; l’esperienza tutta parmigiana dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard.
Al sabato pomeriggio, al Governatore, la cucina italiana nelle parole di Paolo Lopriore, chef de Il portico di Appiano Gentile e membro del comitato scientifico di ALMA, nonché protagonista dell’incontro, organizzato da ALMA: “L’Italia è un insieme di cucine regionali che muovono, come accade a Parma, da prodotti eccellenti: confrontarsi col diverso, il lontano, l’”altro” serve a crescere e a meglio tutelare le proprie eccellenze”. A parlarne con lui Paolo Marchi di Identità Golose, in un dialogo con: Riccardo Monco, tre stelle all’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Isabella Potì, pastry chef del Bros di Lecce, Masaki Kuroda del Serendepico di Capannori, Cristina Conti, maitre del Parizzi Ristorante di Parma, e Luca Govoni docente di Alma. A moderare sarà Fernanda Roggero.
Al Salotto, altre voci: Filippo Sinisgalli (Il Palato italiano) e Fabiana Scarica (vincitrice di Top Chef 2017), entrambi diplomati Alma; il progetto di promozione del cibo italiano con finalità sociali di Helpcode; e poi “Ciacco”, Stefano Guizzetti, gelataio, creativo, con tre coni Gambero Rosso; Mario Marini e Massimo Spigaroli, cucina di montagna e cucina di pianura, due generazioni a confronto; a chiudere Parma Quality Restaurants, con Mariano Chiarelli, dei Du’ Matt, a raccontare un’esperienza associativa di successo.
La domenica apre con l’innovazione: tecnologia e nuovi sapori, per costruire la cucina del futuro. Al Governatore, la riflessione e i progetti (con Davide Cassi dell’Università di Parma, il critico Andrea Grignaffini, Alessia Mosca di Wood*ing); al Salotto i protagonisti (Parmalat e il latte senza lattosio, Barilla con la pasta 3D, Coppini Arte
Olearia e la tradizione d’innovazione, ITS Tech&Food e la sperimentazione alimentare).
E si chiude con i linguaggi del cibo, che ormai sembrano invadere ogni spazio, ma che hanno vie e canali sempre nuovi. Al Governatore le voci di Chef Rubio (Unti e bisunti), Tinto (Decanter), Gianni Revello (Passione Gourmet) e Valentina Scarnecchia (Il piatto forte) per un racconto tra TV, radio, web: le parole che ritornano, i gusti che cambiano.
Nel Salotto la comunicazione delle aziende, Parmalat e Mutti, e la comunicazione televisiva (Tinto) e in musica (Mario Biondi): linguaggi diversi, sapori comuni.
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