Lavorare insieme per poter lottare meglio contro i prodotti falsificati, per affrontare le sfide sul piano della sicurezza alimentare e dell'innovazione delle filiere, per rafforzare il sistema-Italia e le sue eccellenze. Il messaggio emerge dall'inaugurazione di Cibus, con i ministri Maurizio Martina (Politiche agricole) e Beatrice Lorenzin (Salute).
Il presidente di Fiere di Parma Gian Domenico Auricchio, aprendo l'edizione 2016, sottolinea come Cibus abbia un ingresso nuovo: il padiglione costruito per Expo2015, smontato e portato a Parma, diventando l'ingresso Ovest. Questa edizione, sottolinea, supera quota 3mila aziende espositrici.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini rimarca i primati della Food Valley: "Serve una lotta dura alla contraffazione", sottolinea. Parlando alla platea di Cibus, Bonaccini annuncia una notizia di pochi minuti prima: per la prima volta, l'Europa ha prolungato a fine 2018 gli aiuti per gli agricoltori colpiti dal terremoto del 2012 in Emilia. Quanto al futuro di Cibus, Bonaccini dice: "Deve rimanere qui, ci mancherebbe altro che andasse in Lombardia".
Il ministro Martina sottolinea l'importanza di lavorare insieme. Ad esempio, "io difendo l'industria - dice -. Una certa idea anti-industriale non fa bene nemmeno agli altri settori". Nei distretti ci sono cose da migliorare ma non tutto è da buttare. Sulla questione dei trattati Ttip, Martina dice che un accordo è necessario, anche se sulla sicurezza alimentare non si tratta. «Guai a leggere il trattato e i suoi potenziali strumenti come un problema», ha detto il ministro delle Politiche agricole riferendosi al Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip). «Bisogna costruire un discorso pubblico - aggiunge il ministro - sui problemi, ma pure sulle opportunità dell’accordo, anche perché non si può combattere l’Italian sounding se non si lavora su un accordo commerciale dove possiamo alzare i livelli di tutela delle nostre qualità agroalimentari». Cibus - ha osservato ancora Martina rivolgendosi alla numerosa rappresentanza di Federalimentare in platea- è un’occasione per far avanzare l’esperienza agroalaimentare nella sua unitarietà. Per primo combatto una certa idea anti-industriale che vedo ahimè qua e là emergere e che non fa bene al settore. Maggiore collaborazione tra produttori e trasformatori è utile per tutti».
Beatrice Lorenzin raggiunge le Fiere di Parma con il figlio piccolo ed entra nella Sala Barilla durante l'intervento di Martina. Parla di cibo e salute: la prevenzione inizia a tavola e troppo spesso non c'è una buona cultura dell'alimentazione sana.
"INDAGINE DEI NAS SULLE DIETE NELLE SCUOLE". Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha detto, durante l'assemblea di Federalimentare nel pomeriggio: «L'alimentazione nelle scuole è importantissima, ho mandato i Nas per fare controlli a campione nelle scuole italiane per verificare se la qualità dei cibi richiamati nelle diete sia consono con la qualità garantita ai nostri bambini. L'indagine è partita su segnalazioni dei genitori che si lamentavano della qualità e quindi ho chiesto ai Nas di fare verifiche a campione».
Il ministro osserva che «sarà trimestralmente fatto il punto della situazione sui risultati emersi dai controlli, come già fatto con la nostra task force nelle residenze per le persone anziane e sui disabili e anche in altre occasioni».
I controlli sono già partiti, ha spiegato la Lorenzin, e «del resto queste cose prima vengono fatte e poi annunciate», e non ha voluto precisare se i controlli si svolgono nelle scuole pubbliche o private o in entrambe.
«Ci interessa andare a fondo per capire se esiste veramente un problema - conclude Lorenzin - e che tipo di problema è». L'indagine riguarda la qualità del cibo offerto ai bambini nelle mense scolastiche ma anche le scelte dei tipi di cibo che vengono utilizzati nelle diete a seconda della fascia di età. In sostanza si tratta anche di un controllo sulla appropriatezza nutrizionale legate ai vari momenti della crescita.
"NO ALLA FUSIONE CON TUTTOFOOD". «Il brand Cibus è assolutamente unico sia livello nazionale che internazionale, è il modello stesso dell’agroalimentare italiano. Quindi è impossibile vedere un modello di coordinamento complessivo dell’agribusiness nazionale che non sia sotto il cappello del marchio Cibus, anche perché è marchio molto forte all’estero». Lo afferma, in merito all’ipotesi di fusione della fiera Cibus con Tuttofood di Milano, il presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, a margine dell’inaugurazione. «Credo - aggiunge Scordamaglia - che dal marchio Cibus non si potrà prescindere; con la regia del governo sono certo che invece riusciremo a fare un coordinamento unico magari differenziando leggermente il target verso cui ciascuna fiera si rivolge».
L'ASSEMBLEA DI FEDERALIMENTARE: IL MADE IN ITALY DEL FUTURO.
Dopo il taglio del nastro e una visita ai padiglioni, i ministri hanno partecipato all'assemblea di Federalimentare. Il tema è il Made in Italy del futuro. Fra i temi in discussione, l'eredità di Expo, raccolta in pratica da Cibus, e l'innovazione da portare avanti dopo la grande manifestazione del 2015. Il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia sottolinea che, quanto all'export, oltre al Made in Italy si può puntare sul Made with Italy: non c'è parte del mondo che non richieda in qualche modo l'alimentare italiano.
Scordamaglia critica una certa cultura anti-industriale che serpeggia anche in Italia, ma in realtà le nostre industrie alimentari hanno il più elevato grado di controlli e sicurezza. Il ministro Lorenzin concorda con questa posizione. All'assemblea, il ministro Martina ribadisce l'importanza di unire le forze, anche per intercettare il web: i nuovi modi di comunicare aprono ancor di più le frontiere al Made in Italy alimentare e alla sua qualità.
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Bellezze a Cibus
Cronaca a cura di Andrea Violi
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