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Traffico di cuccioli: 9 animali sequestrati, denunciate 4 persone

28 Aprile 2016, 08:18

Traffico di cuccioli fra l'Ungheria e l'Italia: la Forestale lombarda denuncia quattro persone; perquisizioni, su delega della Procura di Lodi, in diverse località fra Lodi e Milano sud. Sono state perquisite tre abitazioni, fra le quali quella di un pregiudicato di Melegnano e della sua fidanzata. Sequestrati 9 cuccioli di razze bouledogue francese, barboncino e chihuahua in tenerissima età, rinvenuti in uno stanzino racchiusi in scatole di plastica, privi di microchip e documenti sanitari.

"Uno dei principali indagati - dice una nota del Corpo Forestale dello Stato lombardo - non è nuovo a commettere reati inerenti il maltrattamento di animali ed il traffico internazionale di cuccioli poiché già in altre 2 occasioni ha subito analoghe denunce con annesse perquisizioni e sequestri di cuccioli. Questa volta gli accertamenti svolti dal Corpo forestale dello Stato hanno permesso di individuare anche i complici che si prestavano con ruoli diversi alle varie fasi dell’attività criminosa: dai viaggi in Ungheria per il trasporto dei illegale dei cuccioli alla gestione delle compravendite attraverso annunci su internet con foto dei cuccioli ed indicazioni non veritiere circa la loro origine".
Durante le perquisizioni sono stati sequestrati, oltre agli animali, anche appunti manoscritti con i prezzi di acquisto e vendita dei cuccioli, molti farmaci veterinari dell’Est Europa usati per la cura “fai da te” dei cuccioli (spesso sofferenti, vista la tenerissima età) e gli smartphone in uso agli indagati per certificare la copiosa attività online di vendita di animali.
Le indagini, che si sono inserite di un procedimento penale già aperto dalla Procura di Lodi per frode in commercio, traffico illecito di cuccioli, maltrattamento di animali e falso, sono riprese a seguito di ulteriori segnalazioni ricevute da ignari acquirenti che partendo da numerosi annunci presenti sulla rete, avevano acquistato cuccioli che erano stati consegnati con modalità sospette e privi di ogni documentazione sanitaria e di provenienza; cuccioli poi sovente malati ed addirittura dopo poco deceduti.

I cuccioli sequestrati sono stati affidati a una fondazione con struttura di ricovero per i primi accertamenti e cure.
Il Corpo forestale dello Stato "raccomanda a chi avesse intenzione di adottare un cucciolo di rivolgersi sempre a strutture commerciali autorizzate e di richiedere comunque in ogni caso la documentazione sanitaria ed il microchip. Ancor più si vuole raccomandare l’adozione dei numerosi esemplari presenti nei canili".

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