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Lo sciopero dei balneari ha visto in Versilia aderire uno stabilimento balneare su quattro, stima su cui pesa la serrata totale dei bagni di Lido di Camaiore, i cui gestori hanno deciso di aprire gli ombrelloni alle 9,30 a differenza degli altri colleghi di Forte dei Marmi, Marina di Pietrasanta, Viareggio che non hanno aderito alla protesta.
A Viareggio, a sorpresa rispetto agli annunci della vigilia, circa 20 bagni si sono uniti allo sciopero. I clienti più mattinieri comunque potevano aprirsi l’ombrellone da sé e l'assistenza dei bagnini era garantita. Anche i balneari che hanno protestato in Verislia hanno ammesso che è un modo per fare pressione al Governo e cercare di trovare una linea guida comune per tutti, visto che la scadenza del 31 dicembre 2024 si sta avvicinando. C'è apprensione fra i gestori per la scadenza delle concessioni demaniali e anche questa mobilitazione ha inteso porre ancora una volta l’attenzione sulla questione.
È iniziato lo sciopero dei balneari marchigiani che hanno aderito alla manifestazione nazionale degli operatori di settore che chiedono di fare chiarezza sulle concessioni in scadenza a fine anno. Ombrelloni chiusi, quindi, fino alle 9,30 di questa mattina.
Intanto nella notte è arrivata una novità, come racconta all’ANSA Marco Scarpetta, vicepresidente dell’associazione balneari di Civitanova Marche: «Stamani ci è stato comunicato che il governo avrebbe espresso, ai nostri rappresentanti di categoria nazionali, l’intenzione di prendere in mano la vicenda già dai primi di settembre e quindi gli altri due scioperi in programma il 19 e il 29 agosto, al momento sono stati revocati».
Resta in atto lo sciopero di stamani, con i balneari che continuano a chiedere «certezze per le nostre aziende, le nostre famiglie, i nostri dipendenti e anche per i nostri clienti che da anni scelgono i nostri stabilimenti», spiega Scarpetta. Nelle Marche oltre il 50% degli operatori hanno aderito alla manifestazione.
Nel giorno dello sciopero «per il futuro incerto delle concessioni», protesta dimostrativa simbolica questa mattina, con un flash mob in mare, facendo risuonare delle trombe che hanno richiamato l’attenzione dei bagnanti, di una rappresentanza di una decina di stabilimenti balneari del Lungomare di Fiumicino.
«Non abbiamo voluto creare disagi e privare di servizi gli utenti - hanno detto i rappresentanti delle attività balneari riuniti nella neo costituita Rete di Imprese del Lungomare della Salute di Fiumicino - Nessuna apertura ritardata di due ore od ombrelloni chiusi ma un flash mob con un’uscita a mare in pattino da parte dei bagnini di salvataggio». «Abbiamo aderito con un flash mob in mare allo sciopero per focalizzare l'attenzione sul grave momento d’incertezza legislativa che coinvolge l’intero comparto dei balneari a livello nazionale. L'ossatura portante della nostra rete ècostituita dagli stabilimenti storici che, da anni, danno lustro e fruibilità alle nostre spiagge con servizi di balneazione sempre più attenti alla soddisfazione finale dei clienti», ha detto il presidente Marco Lepre.
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