VENEZIA
Un gruppo di attivisti pro Pal ha impedito questo pomeriggio lo svolgimento di un incontro-dibattito sulle prospettive di pace in Medioriente nell’Università di cà Foscari a Venezia, interrompendo un incontro a cui stava prendendo parte il parlamentare Emanuele Fiano (Pd), con slogan e cartelli contro il sionismo. «Ho provato in tutti i modi a continuare - ha riferito Fiano all’ANSA - ma hanno continuato a parlare e a dire su di me falsità. Il principio fascista che hanno loro in mente è che chi non ha idee come le loro non deve parlare».
L'incontro era stato organizzato dall’associazione «Futura» in collaborazione con la Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace, presieduta da Antonio Silvio Calò. «Assieme ad alcuni studenti - ha detto Fiano - si doveva svolgere un dibattito sulle prospettive di pace in Medioriente nella logica dei "due popoli due stati". Nei giorni scorsi un movimento "Fronte gioventù comunista" aveva annunciato una manifestazione "contro i sionisti nell’università". I ragazzi che avevano organizzato il nostro incontro avevano deciso di spostare la sede. Abbiamo fatto una mezz'ora con domande e risposte, quando una quarantina di ragazzi con striscioni e cartelli antisionisti sono entrati e hanno detto che non mi avrebbero fatto più parlare. Gli organizzatori hanno fatto leggere loro un intervento, pensando che avrebbero fermato la protesta. Ma loro non si sono fermati, poi alla fine l'Università ha chiuso la sede e siamo andati via», ha concluso.
Al grido «fuori i sionisti dall’università» gruppi di studenti della sinistra giovanile hanno impedito a Emanuele Fiano, presidente di Sinistra per Israele - Due Popoli Due Stati, di parlare alla Cà Foscari di Venezia a quello che doveva essere un dialogo per la pace a sostegno di un percorso tra i due popoli, tra Antonio Calò presidente di Ve.Ri.Pa. ed Emanuele Fiano. Lo riporta una nota dell’ufficio stampa di Sinistra per Israele - Due Popoli Due Stati sottolineando che «si tratta dell’ennesimo episodio di violenza politica ai danni proprio di chi da sempre è impegnato per la pace e la risoluzione del conflitto in Medioriente».
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