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Milano

Centinaia di persone in coda per il saluto ad Armani nel suo teatro. Tanti vip per l'omaggio al re della moda: le foto.

06 Settembre 2025, 17:21

La camera ardente ha aperto stamani alle 9 ma la coda di persone in attesa di dare l’ultimo saluto a Giorgio Armani nel suo teatro non accenna a diminuire. In mattinata oltre all’attuale sindaco Beppe Sala sono arrivati gli ex Letizia Moratti e Gabriele Albertini, il prefetto Claudio Sgaraglia e gli assessori Tommaso Sacchi e Alessia Cappello. E poi il presidente attuale di Camera Moda Carlo Capasa e l’ex Mario Boselli, gli attori Beppe Fiorello e Alessandro Preziosi, la cantante Alexia, che è moglie di Andrea Camerana, nipote di Armani. E ancora i registi Gabriele Salvatores e Giuseppe Tornatore, gli stilisti Donatella Versace, Ennio Capasa, Alessandro Enriquez. In coda tra la gente comune il presidente di Triennale Stefano Boeri e, in lacrime, la conduttrice Jo Squillo. Donatella Versace è arrivata all’Armani Theatre per rendere omaggio a Giorgio Armani nella camera ardente con un mazzo di fiori bianchi in mano. Donatella Versace entrando non ha voluto rilasciare dichiarazioni. "Se n'è andato un pezzo di vita, una delle cose più importanti della mia vita ed è giusto essere qui, sono venuta a dirgli grazie, dal 1994 ad adesso sono 30 anni passati assieme": lo ha detto Maria Grazia Cucinotta alla camera ardente di Giorgio Armani.
«Ogni volta che ci vedevamo ci abbracciavamo. Il ricordo più bello che ho - ha rivelato - è di quando ho fatto la prova dell’abito da sposa, ero da sola, c'erano lui e Roberta e il suo è stato un abbraccio importante in quel momento perché ne avevo bisogno».
In via Bergognone nel pomeriggio è passata anche Simona Ventura: «Mai lo dimenticherò, è stato una guida non solo per Milano ma per tutta l’Italia. Quando andavo a fare i fitting in via Borgonuovo c'era lui che controllava tutti i dettagli».

Deve passare ancora qualche giorno prima dell’apertura del testamento di Giorgio Armani, mentre cresce l’attesa di conoscere le sue ultime volontà. Per fissare l'appuntamento nel suo studio milanese il notaio attende infatti un documento ufficiale rilasciato dal Comune del capoluogo lombardo dove lo stilista è morto giovedì.
Si tratta dell’estratto per riassunto dell’atto di morte e a Milano possono passare fino a 15 giorni per ottenerlo. In questo caso, vista anche l’attenzione non solo mediatica di fronte a un patrimonio personale stimato da Forbes in 12 miliardi di dollari, ossia oltre 10 miliardi di euro, i tempi potrebbero essere più brevi. E l’apertura avvenire di conseguenza la prossima settimana, una volta tenutosi il funerale previsto lunedì, che per volontà dello stilista si svolgerà in forma privata, mentre volti noti e gente comune gli hanno reso omaggio sabato e continueranno a farlo domenica nella camera ardente in via Bergognone.
È noto come 're Giorgiò abbia curato nei minimi dettagli, come era solito fare, la sua successione. Prima di tutto per assicurare nelle mani delle persone a lui più care il futuro del gruppo, attribuendo un ruolo chiave alla Fondazione Armani.
Lo stilista non ha figli e ha potuto quindi dividere l'eredità senza quote di legittima, che la legge riserva di norma ai parenti più stretti, in sostanza il coniuge e appunto i figli. A essere chiamati davanti al notaio saranno allora i tre nipoti, Silvana e Roberta, figlie del fratello Sergio, già defunto, e Andrea Camerana, figlio della sorella Rosanna, nonché Leo Dell’Orco, compagno di lavoro e di vita di Armani.
In ballo non c'è solo il 99,9% del gruppo della moda, ma un patrimonio immobiliare che comprende tra l’altro la villa a Pantelleria, la residenza estiva a Forte dei Marmi, dove si trova anche il locale La Capannina acquistato di recente, la casa milanese di via Borgonuovo, Villa Rosa nell’Oltrelpò Pavese e altre residenze a Saint Moritz, Parigi e Saint Tropez. Senza contare le opere d’arte. A giorni testamento Armani,atteso documento dal Comune

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