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Migranti

Fdi: "Il sindaco Friggeri ha il tipico atteggiamento progressista della accoglienza sì, ma non a casa mia"

Fdi: "Il sindaco Friggeri ha il tipico atteggiamento progressista della  accoglienza sì, ma non a casa mia"

Foto d'archivio

21 Agosto 2023, 17:55

“ll sindaco Friggeri - si legge in comunicato stampa di FdI provinciale  - affronta il tema del ricollocamento con il tipico approccio progressista “accoglienza senza limiti sì, ma non a casa mia”. Tutto ciò nonostante il centro di accoglienza si troverebbe al di fuori dei confini del nostro comune. La dichiarazione va letta piu’ come una scalata al suo vero centro d’interesse, il PD, del quale lamenta, evidentemente e, non solo, l’opaca visione sulle politiche migratorie. Si comprende,cosi’, la scelta, evidentemente strumentale, di sollevare pubblicamente una questione che, allo stato, ci riguarda marginalmente", precisa Virginio Minari referente territoriale di Montechiarugolo

“Il Governo - sostiene Gaetana Russo, deputata di FdI, citata ne comunicato stampa - e’, invece, impegnato in azioni tese ad una redistribuzione equa della collocazione dei migranti fra le diverse regioni italiane. Le amministrazioni Dem, da sempre attive nelle politiche del terzomondismo, dei porti aperti, dimostrano, oggi, un amorale doppiopesismo. Oltre la politica di emergenza vi e’ anche un intensa attivita’ orientata a risolvere in radice l’annosa questione migratoria. Il Governo si e’ impegnato ad introdurre pratiche accelerate e più efficaci per i rimpatri di immigrati irregolari violenti e pericolosi, rimpatri aumentati di oktre il 30% rispetto lo scorso anno. Gli accordi bilaterali con gli Stati di origini e transito dei flussi verranno implementati. Proseguira’ la collaborazione con UE per una risposta comune ad dramma globale la cui risoluzione, all’evidenza, non puo’ essere lasciata alle Nazioni costiere”.


“Trovo irrazionale e paradossale il dibattito suscitato da alcuni sindaci - afferma Fabio Pietrella, citato sempre nel comunicato stampa, parlamentare di FdI -soprattutto all'interno del Partito Democratico, riguardante le difficoltà legate all'accoglienza dei migranti irregolari, specialmente dei minori non accompagnati. È alquanto incomprensibile che le Regioni amministrate dalla sinistra abbiano rifiutato lo Stato di emergenza proclamato dal Governo proprio per sostenere le comunità nell'affrontare la sfida dell'accoglienza, lanciando allarmi sulla situazione critica ma allo stesso tempo, ostacolando così l'attivazione delle procedure accelerate per creare strutture adeguate di accoglienza. In un contesto di difficoltà, sorge spontanea la domanda: perché i governatori di sinistra non hanno applicato lo Stato di emergenza? C'è forse una mancanza di comunicazione, un corto circuito, tra i sindaci e i loro governatori? Per quanto riguarda inoltre le critiche al sistema di gestione dei minori non accompagnati, è importante ricordare che questo sistema è regolamentato dalla "legge Zampa", promossa dalla stessa parlamentare del Partito Democratico. Questa legge ha assegnato ai Comuni il compito di garantire l'accoglienza dei minori non accompagnati, riducendo notevolmente la capacità delle autorità pubbliche di verificare l'età reale di coloro che si dichiarano minorenni al momento dello sbarco. Questo ha portato ad un aumento significativo di ragazzi stranieri che affermano di essere minorenni al fine di beneficiare delle opportunità offerte da questa legge. In sostanza, il Partito Democratico sta criticando una legge che ha promosso. Questo elemento politico rappresenta una novità degna di riflessione: se persino il PD mette in discussione gli effetti della legge Zampa, è proprio segno di uno smarrimento significativo. Ancor più emblematico, non è chiaro se la sinistra consideri i migranti irregolari come risorse preziose da accogliere in Italia senza restrizioni, come alcuni membri del Partito Democratico sostengono da un decennio tramite i media, oppure come un problema gravoso da gestire, come sembra emergere dall'atteggiamento dei sindaci sul campo. Si sente un forte richiamo all'apertura delle frontiere, ma quando una Prefettura da corso ad operazioni di alloggio temporaneo in una Regione amministrata dalla sinistra, subito sorgono polemiche. È comprensibile che persino all'interno delle Regioni amministrate dalla sinistra si stia riconoscendo che l'immigrazione irregolare comporti numerosi problemi, tuttavia in parlamento e sui media, il Partito Democratico continua a sostenere l'approccio delle porte aperte per tutti. Da parte nostra su questo tema, la rilevante azione diplomatica del Governo Meloni, in uno scenario geopolitico segnato dall’aggressione russa in Ucraina, dalla relativa crisi del grano che colpisce fortemente i Paesi del nord Africa e dalla destabilizzazione di alcuni governi dell’ Africa occidentale, oltre a far cambiare prospettiva in ambito UE, ha permesso che la Tunisia impedisse a 40000 migranti irregolari di raggiungere l’Italia, se il Partito Democratico fosse stato al potere, questi 40.000 migranti avrebbero potuto aggravare ulteriormente la situazione.
Con il Piano Mattei che presenteremo in autunno, invece di far sbarcare migliaia di persone in Italia (perché questo Esecutivo non ha lasciato nessuno a morire) e poi non poter essere in grado di fornirgli un’esistenza dignitosa dati gli ingenti numeri, non avrebbe più senso, proprio a tutela di quella dignità umana e di quei diritti fondamentali con cui l’opposizione si riempie la bocca ma mancando di concretezza, costruire dei modelli virtuosi in modo tale da consentirgli di rimanere con i propri cari, nelle loro città, a svolgere un lavoro gratificante anziché fargli attraversare deserti per poi rischiare di morire su barche destinate ad affondare? Fare propaganda ergendosi a paladini dei diritti umani quando non si riesce (perché non ci sono riusciti in 10 anni di Governo) ad evitare che donne, bambini e giovani siano costretti ad affrontare i viaggi della speranza è a dir poco vergognoso. È vergognoso opporsi, per principio e senza effettivi argomenti, a un’iniziativa volta a portare nei Paesi meno sviluppati tecnologia, conoscenza, investimenti e strumenti per creare società che siano in grado, ad esempio, di sfruttare da sole le numerosissime materie prime di cui godono e che gli permetterebbero di affrancarsi anche dalle dipendenze da attori malevoli che portano avanti un nuovo modello di colonialismo, soggiogando istituzioni e popoli. Investire in un rapporto paritario e virtuoso significa anche impedire che ingerenze esterne di attori senza scrupoli si approprino di terre rare, metalli preziosi, infrastrutture logistiche fondamentali in cambio di pochi spicci. Significa anche restituire la piena sovranità alle istituzioni di quei Paesi. Significa dare dignità alle persone senza che per “conquistarla” debbano pagare per rischiare di annegare , anche alimentando reti criminali che porteranno il numero di morti ad aumentare sempre più.
Concludo consigliando agli amministratori di sinistra di non badare troppo a ciò che pensa l’elettorato del centrodestra sulle azioni di governo, piuttosto provino a convincere, se ne sono capaci, di tornare alle urne coloro i quali hanno disatteso e deluso in tutti questi anni”.

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