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Dacia Duster, l'ora del restyling

di Lorenzo Centenari

26 Giugno 2021, 09:23

Un semplice restyling di metà percorso, ma trattandosi di un mostro sacro come Duster, fa notizia come fosse un’auto nuova. Il facelift di Duster seconda generazione adotta innanzitutto le caratteristiche di stile viste per la prima volta su nuova Sandero: luci diurne a forma di Y, rilievi in 3D sulla nuova griglia cromata del radiatore, in più gli indicatori di direzione anteriori a LED. Nuovi infine il paraurti posteriore e il design dei cerchi in lega da 16” e 17”.

All’interno, nuova console centrale più alta e con vano portaoggetti richiudibile da 1,1 litri e due prese USB, ma soprattutto il nuovo schermo touchscreen da 8”: associato al pacchetto Media Display, la dotazione comprende Radio DAB, connettività Bluetooth, Apple CarPlay e Android Auto e riconoscimento vocale. Con Media Nav, il sistema si arricchisce di navigazione di bordo e connettività Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless.

Abbinata al 1.3 TCe turbo benzina 150 Cv e alla trazione anteriore 2WD, Duster ora finalmente equipaggiata anche di cambio automatico doppia frizione EDC a 6 marce. In realtà, al momento il 4 cilindri 1.3 TCe non è a listino in Italia (solo 1.0 TCe a benzina, 1.5 Blue dCi turbodiesel, 1.0 ECO-G benzina-GPL), ma è probabile che il restyling - in attesa di informazioni ufficiali - trascini con sé anche questa novità.

Aggiornamenti certi, invece, per la versione bi-fuel: il serbatoio di GPL di Duster ECO-G 100 cresce del 50%, raggiungendo ora quota 49,8 litri di capacità. L’autonomia a gas dovrebbe a sua volta crescere di ulteriori 250 km. «Nuova» Duster sul mercato da settembre.

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