Il punto di forza di 208 e 2008 elettriche - era stato chiaro fin dal debutto in un mondo che ancora (questione di mesi) non conosceva il Covid - è che l'energia elettrica rappresenta solo un'alternativa a due auto che si scelgono perché sono indubbiamente belle nel design e di qualità molto alta nell'ambito dei costruttori generalisti. Che poi sotto il cofano ci siano i classici diesel o benzina oppure sotto il sedile un pacco batteria, i valori non cambiano.
Guidate nel loro habitat naturale, la città (ma non disdegnano tangenziali e autostrade), entrambe confermano una straordinaria somiglianza con le sorelle tradizionali, dunque guida piacevole e senza gli strappi tipici dell'elettrico, bagagliaio non sacrificato, design e tecnologia (i-cockpit in testa) di prim'ordine.
E infatti entrambe sono nella top ten delle elettriche più vendute a conferma di un buon momento per il Leone (a proposito: ristilizzata pure la criniera del logo). Poi siamo sempre lì: 208-e o 2008-e si rivolgono a chi ha esigenze compatibili con un'elettrica.
Le 5 ore e 15 per la ricarica con Wallbox da 11 kW (8 con una monofase da 7,4 kW) e i 30 minuti se si ha la fortuna di trovare una Superfast per fare l'80% del pieno non possono accontentare tutti. Ma l'autonomia superiore ai 400 km (450 per il crossover) e le prestazioni della batteria da 50 kWh e 136 Cv sono fuori discussione.
C'è poi la variabile prezzo: al di là di incentivi e rottamazione che attenuano i listini (da 33.850 la 208-e, da 38.750 la 2008e), Peugeot propone l'interessante formula del noleggio a lungo termine. I costi? In linea coi motori tradizionali. Come dire: massima libertà di scelta.
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