IL TEST
Nei primi tre mesi del 2022 occupa il sesto posto delle preferenze nazionali e ai piani alti, in fondo, si è abituata non certo da ieri (Dacia primo marchio estero per vendite ai privati). Sono oltre 10 anni che quel Suv così modesto di pretese, ma anche così generoso nel restituire al proprietario fino all’ultima goccia delle sue proprietà, popola le nostre strade, seducendo donne e uomini, clienti «budget» e classe borghese. Naturale che ora Dacia Duster spinga l’asticella un po’ più in alto e sfondi quella soglia psicologica dei 20.000 euro dalla quale si è storicamente tenuta lontana.
In fondo, una Duster «low cost» puoi sempre averla: per restare sotto la rassicurante quota dei 15.000, basta indirizzarsi sulla super popolare Duster Gpl. E in fondo, a 20.000 euro a malapena normalmente porti a casa una compatta, neanche troppo accessoriata. Ecco perché il grande salto del cambio automatico (a doppia frizione e a 6 rapporti) viene spiccato al momento giusto, e nel contesto di una gamma ancora democratica. Vuoi il Suv compatto, hai perso l’abitudine di adoperare il braccio destro per scalare marcia, infine sei caduto nella dipendenza della connettività «h24»? Duster TCe EDC è la soluzione a tutti i mali.
Già, perché anche l’infotainment, e più in generale l’arsenale tecnologico, dopo il restyling 2021 rivaleggia coi display e coi sistemi operativi di modelli ben più «presuntuosi»: schermo touch da 8” accoppiabile a dispositivi Apple e Android anche in modalità wireless, retrocamera per le manovre delicate, pure accesso keyless per entrare e uscire senza estrarre di tasca il telecomando. Ok, manca il quadro strumenti digitale, mancano frenata di emergenza e cruise control dinamico, manca la morbidezza dei rivestimenti di cruscotto e interni porta: per chi ha la memoria corta, sono tutti sacrifici per i quali nessuno, fino a pochi anni fa, avrebbe protestato.
Anche in configurazione alto di gamma, Duster resta insomma intelligente compromesso tra design simpatico, spazio di bordo, allestimento dignitoso, prestazioni adatte ad un impiego cittadino, autostradale, pure off-road, materia per la quale è sempre meglio indirizzarsi sulla diesel a trazione integrale. Duster automatica esiste solo con telaio a trazione anteriore: un peccatuccio che non le impedisce di farti assaggiare il gusto sia di una progressione tra i rapporti quasi impercettibile, sia di una spintarella, quella che imprime il 4 cilindri 1.3 turbo benzina da 150 Cv di origine Renault, che basta e avanza per raggiungere la velocità codice in fretta e furia (0-100 km/h in 9 secondi e 7, non male). Tutto quanto al prezzo di 22.850 euro. Tra Duster-matic e Duster entry level corrono circa 9.000 euro: ne vale la pena? Dipende da cosa cerchi. Il lusso - è vero - è un’altra cosa. Ma per immagine moderna e un comfort accettabile (ma anche qualcosa in più), sei sulla strada giusta. E in buona compagnia.
L'identikit
Dacia Duster 1.3 TCe
EDC 4x2
Dimensioni lunghezza 4341 mm, larghezza 1804, altezza 1693, passo 2673
Bagagliaio 478/1623 litri
Motore 4 cil. 1.3 turbo benzina Euro 6d, 150 Cv, 250 Nm.
Trasmissione cambio automatico doppia frizione a 6 rapporti, trazione anteriore.
Prestazioni 0-100 km/h in 9”7, vel. max. 199 km/h.
Consumi 6,1 l/100 km (combinato WLTP)
Emissioni CO2 146 g/km
Prezzi da 22.850 euro
CI PIACE
Rapporto benefici/prezzo sempre insuperabile, infotainment più evoluto della precedente generazione
NON CI PIACE
Materiali duri al tatto un po’ dappertutto, assenza di frenata automatica di emergenza
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