Il test
Per fortuna ogni tanto capita ancora di sbandare. No, cosa avete capito? Intendiamo sbandare dai rigidi binari della contemporaneità: oggi non parliamo di un Suv e nemmeno di un’auto elettrica. Sacrilegio? No, purissimo piacere di guida Bmw. E dove gustarlo al meglio se non in pista? Abbiamo scaricato sull’asfalto di Vallelunga i 460 Cv della nuova Bmw M2, l’ultima creatura di Monaco dal cuore (molto) rombante e dal design funzionale ad un’aerodinamica sofisticata.
Un gradino sotto sua maestà M3 (di cui condivide il telaio, ma con passo accorciato di 11 cm, mentre in lunghezza si perdono 214 mm) nuova M2 è però parecchi gradini sopra il precedente modello, che era decisamente più nervoso. Attenzione: non significa che M2 si è imborghesita, tutt’altro. Semplicemente il lavoro certosino degli ingegneri di Monaco ci consegna una coupé straordinaria per maneggevolezza, potenza e prestazioni eppure dal comfort e dall’equilibrio perfetti. Certo, molto dipende dal vestito che si vuole indossare: selezionando Comfort si guida un’auto, optando per Sport e Sport Plus si entra in una dimensione racing.
Esagerata
La muscolatura di M2 è quasi esagerata, con fiancate, anteriore e posteriore ricchi di estrogeni e caratterizzati da tagli squadrati che ci riportano a quei modellini da corsa che tanto ci piacevano da bambini. Sotto il profilo puramente estetico si è visto di meglio. M2 ha un «sapore» al primo sguardo forse più americano che europeo (tra l'altro è costruita in Messico), ma non c’è nulla di lasciato al caso: dal vetro molto inclinato che aiuta il Cx fino alle feritoie per ottimizzare i flussi d’aria, M2 è un autentico gioiellino.
Al volante
Ma il bello viene una volta impugnato il volante: posizione di guida perfetta secondo tradizione Bmw, feeling immediato con lo sterzo, forza brutale da sotto il cofano dove batte il sei cilindri in linea di 3.0 litri che fra 2650 e 5870 giri fa mulinare la bellezza di 550 Nm di coppia. Cambio Steptronic a 8 rapporti (con Paddles al volante ora più comodi) con Drivelogic di serie, ma per i nostalgici c’è anche l’opzione del manuale. Rapidissimo nei cambi, consente scalate molteplici alla marcia più bassa disponibile: il suo regno è la pista. La cavalleria, dicevamo, non manca: i cavalli scaricati rigorosamente sul posteriore sono 90 più di prima e lo 0-100 si polverizza in 4”1.
Potendo, per lo 0-200 si impiegano 13”5. In Sport e Sport Plus si fa maledettamente sul serio: non è tanto la grafica della strumentazione digitale sul curved display che diventa “cattiva”, ma freni, sterzo, motore, sospensioni aumentano le performance e le percezioni di guida si esaltano mentre la M2 si incolla ai cordoli e riparte dai tornantini sfruttando l’elettronica del Traction Control M e del differenziale attivo. Con M2 si sfrutta ogni centimetro di pista scivolando quanto basta in uscita di curva per non perdere tempo e regalare scariche di adrenalina. Impressionante la frenata, che in pista è una storia piuttosto seria: potente, sicura, ben modulata.
Il piacere ha un prezzo, che parte da 78.100 euro. Ma si può salire pericolosamente aggiungendo gadget a cui un appassionato fatica a rinunciare, come il tetto in carbonio: la sua leggerezza abbassa ulteriormente il baricentro…
Dal 29 marzo sono ripresi gli appuntamenti con i corsi di guida sicura della Driving Experience Bmw, inclusi i corsi SpecialMente per persone con disabilità. La novità nella gamma della scuola riguarda i modelli elettrici: Bmw i4 M50, Bmw i4 edrive40 e la nuovissima Bmw iX1 nel parco auto. Anche l'elettrico può dire la sua in pista, soprattutto la M50 che ha prestazioni «monstre». I prossimi corsi sono previsti il 21 e 22 settembre sul circuito di Misano
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