Il test

Skoda Enyaq Coupé RS iV 4X4, le virtù dell'elettrico

Aldo Tagliaferro

Il Suv coupé full electric: design, finiture al top e 299 cavalli

Ci è voluto un bel po’ di tempo in Italia (non certo nel resto d’Europa), ma alla fine il brand Skoda è da tempo riuscito a scrollarsi di dosso antichi e ingiustificati timori ricollocandosi nell’universo del gruppo Volkswagen come una gamma di prodotti affidabili, razionali e spesso con soluzioni geniali. Insomma, l'ormai celebre «simply clever» che è diventato molto più di un semplice slogan.

Bene, allora preparatevi - in un mondo che vira all'elettrico - per un ulteriore upgrade: la Enyaq Coupé ha ben poco da invidiare ai marchi premium. Diciamo - tanto per restare in famiglia - che se non guardassimo il logo, la sensazione sarebbe quella di guidare un’Audi. E di quelle maledettamente serie, peraltro.

Tetto spiovente

Allora, eccoci alla prova del Suv di Skoda full electric che gioca a fare il coupé con il bel tetto spiovente: nello spazio di 4 metri e 65 troviamo un pacco batterie da 82 kWh, un passo molto generoso (277 cm) garantito dalla piattaforma MEB un motore elettrico per asse, due tonnellate abbondanti di tecnologia, design, finiture impeccabili e prestazioni (quasi) da corsa.

Il design riesce a rendere compatto e molto originale questo Suv elettrico che si presenta illuminandosi a festa con la sua «crystal face» quando vi avvicinate. Dentro - sorpresa - lo spazio è davvero tanto, anche in altezza (e il bagagliaio, da 570 a 1610 litri, fa anche meglio della versione «normale») e gli eleganti sedili sportivi griffati RS si fanno notare; quello che cattura subito l’attenzione è senz’altro la plancia: pulita nel disegno e curata nei dettagli (dal carbonio allo scamosciato fino alle impunture a contrasto…), si fa dominare da un generoso schermo centrale dal quale si comanda tutto. L’ampiezza e la pulizia del disegno compensano quelle difficoltà tipiche ad usare in corsa comandi touch, che includono anche il clima.

Che scatto

E al volante? Buono lo sterzo anche se potrebbe essere appena più preciso, sontuoso lo scatto: del resto i 299 Cv sono sempre lì pronti a scattare a qualsiasi velocità. Sorpassi sicuri, dunque, e partenze a razzo (0-100 in 6”5).
La frenata è potente e non vi ingannino i freni a tamburo posteriori. Molto ricca, ma fortunatamente poco invadente, la pattuglia di Adas, i servizi che lavorano per la nostra sicurezza.

Ed eccoci ai punti critici dei Bev: autonomia e ricarica. Da Skoda Enyaq Coupé arrivano buone notizie dal fronte orientale (nel senso di Blada Moleslav) perché se è vero che i 500 e passa chilometri dell’omologazione restano una chimera, utilizzando con criterio l’acceleratore e la frenata rigenerativa abbiamo percorso fino a 440 km con un pieno. E in autostrada, se si accetta di viaggiare un po’ sotto i limiti, si possono progettare percorrenze più che discrete, fino a 350 km. Se invece si seleziona Sport e si viaggia a 130 con sorpassi decisi allora non si arriva a 300 km.

Per la ricarica la Enyaq Coupé ha un’architettura a 400 Volt, non la più veloce a disposizione dunque, e in 5/6 ore alle colonnine da 22 kW/h si arriva all'80% e oltre di ricarica. Avendo invece la fortuna di trovare ricariche fast bastano un’ora 50 kWh) o 32’ (350 kWh).

Il problema è che per avere tra le mani un gioiellino simile il conto si fa salato. Si parte da 66.850 euro, poi tra pack, estensione della garanzia, cavi, vernice ecc... passare i 70 è un attimo.

SECONDO NOI

CI PIACE
Design di impatto e personalità: potenzialmente diviso ma a noi convince. Finiture impeccabili all'interno. Prestazioni monstre e livelli di autonomia finalmente accettabili
NON CI PIACE
Poco modulabile la frenata rigenerativa. Buono il bagagliaio, ma la soglia di carico è piuttosto alta. Qualche limite di visibilità. Il prezzo è decisamente elevato.