Restyling
Separate alla nascita, ma dal cuore che pulsa all’unisono anche a distanza di due anni. Crescendo, tuttavia, Mazda2 Hybrid matura una personalità propria e smette di imitare la gemella Yaris Hybrid anche nelle «smorfie», assumendo semmai tratti del viso più affini alla sua famiglia adottiva, la multi-energetica famiglia Mazda.
Già, perché se alla gamma europea del dinamico marchio di Hiroshima, una tipologia di alimentazione ancora mancava, questa era proprio l’ibrido «full» autoricaricabile (meglio ancora se col timbro del leader mondiale): puzzle completato, dunque. Nel 2022 l’operazione di «rebadging» (Mazda2 una Yaris in tutto e per tutto, tranne il logo), ora il restyling che ne aggiorna il disegno del frontale e della coda e che riformula l’offerta allestimenti.
Cinque in tutto, dalla entry level Prime Line (che ha già display da 9”, cruise control adattivo e mantenimento in corsia) alla lussuosa Homura Plus (display da 10,5”, head-up display, quadro strumenti digitale, tetto panoramico, etc). Listino superiore a Yaris di qualche centinaio di euro (da 24.990 euro), ma al lancio Mazda pratica lo sconto anche senza rottamazione (-4.040 euro) e un mini-tasso più competitivo (3,99%).
Il 1.5 benzina full hybrid (qui in formato 116 Cv)? Per ciabattare tra le vie della città, quasi imbattibile (4,0 l/100 km). Mazda2 dedicata a chi sposa un’idea di elettrificazione «intelligente», vuole il meglio sul mercato, ma allo stesso tempo tiene alla sua immagine di utente alternativo. Scacco matto.
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