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De Meo prova a dare una scossa all'Europa

De Meo prova a dare una scossa all'Europa

di Aldo Tagliaferro

25 Marzo 2024, 21:35

Sistemate le faccende domestiche (leggi Renault), Luca De Meo nella veste di presidente dell'Associazione europea dei costruttori adesso prova a caricarsi sulle spalle anche i destini continentali delle quattro ruote. Impresa improba, a dire il vero, ma il manager italiano ha spalle grosse, esperienza in più mercati (Italia, Germania, Francia con ruoli di responsabilità in tutti i grandi gruppi europei).
Dunque, De Meo ha preso carta e penna e alla vigilia delle elezioni europee ha inviato un appello al continente: ai politici che siederanno in parlamento, certo, ma anche a tutti gli stakeholders che in un modo o nell'altro sono impegnati a trovare la luce in fondo al tunnel della transizione energetica (inclusa Parma, che ha ambiziosi obiettivi green al 2030).
La deriva presa dall'Europa sull'automotive nell'ultimo quinquennio puzza di dogmatismo ambientale e sta spiazzando un settore industriale che impiega 13 milioni di persone (il 7% del totale...) e vanta ancora un saldo positivo di 102 milioni di euro con il resto del mondo. Norme stringenti sulle emissioni e divieti ovunque, ma soldi pochi, mentre il resto del mondo in ordine sparso o inquina come e più di prima o scarica vagonate di soldi per adeguarsi al futuro.
Per riassumere: la Cina sta distribuendo sussidi sempre maggiori ai propri costruttori (tra 110 e 160 miliardi di euro fino al 2022), gli Stati Uniti hanno concesso 40 miliardi di dollari di crediti di imposta per sviluppare tecnologie produttive verdi mentre l'Europa non solo non ha piani all'orizzonte ma continua a imporre divieti e limitazioni, anzi - ricorda De meo - «da qui al 2030 le varie direzioni della Commissione europea introdurranno da 8 a 10 nuovi regolamenti all'anno».
Coscienza green, va bene, transizione energetica, ancora meglio: ma serve un piano e servono soldi. Altrimenti la Cina, che già oggi ha un vantaggio in termini di costi di 6/7mila euro su un'auto media, banchetterà sulle nostre spoglie.

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