Anteprima
Non è che l’ultimo arrivato del già popoloso clan degli hybrid Suv Renault. Signor Symbioz è l’ultimo a venire al mondo in ordine di tempo, ma forse è anche il più rapido a capire come gira il mondo. Già, perché a guidarlo, ma anche ad abitarlo come ospite di prima o di seconda fila, la sensazione che Symbioz esprima la classica quadratura del cerchio si consolida. E intendere Symbioz come una semplice «mega Captur» è riduttivo.

Intendiamoci: a osservarla dal di fronte, rischi seriamente di confonderla proprio con la sua popolare sorellina. Quel musetto, a meno che non lo scansioni al microscopio, è uguale spiaccicato. Ed è una cosa buona, in fondo: il viso di Captur 2024 è un viso che rapisce. Più personalizzato è invece il lato B, semmai più simile a Rafale. Stile a parte, il suo perché Symbioz lo manifesta nelle nude dimensioni: con 4 metri e 41, si sistema a metà strada tra Captur e Austral e colma un divario che in passato, forse, spinse alcuni utenti a interrogare marchi della concorrenza.

Maggiori dimensioni esterne, migliore spazio interno: mentre la prima fila è una stampa in 3D dell’abitacolo di Captur, ivi compreso il sempre più familiare infotainment Android Automotive «powered by Google» (Maps, Assistant, Play Store, etc.), il divanetto posteriore scorrevole è invece nettamente più ospitale. Più capiente rispetto a Captur anche il bagagliaio, che anche con tutti i sedili in posizione oscilla da quasi 500 a oltre 600 litri e risulta amichevole anche grazie a una soglia di carico bassa e senza (eccessivi) scalini in accesso.
Delle funzioni di bordo, si segnalano due interessanti novità. La prima: beneficia, il caro «vecchio» 4 cilindri 1,6 litri aspirato galvanizzato dalla tecnologia E-Tech Full Hybrid e addomesticato dalla speciale trasmissione automatica multi-mode a 4+2 rapporti, di una modalità (e-Save) che consente di accumulare energia elettrica nella mini-batteria agli ioni di litio e di spenderla in caso di necessità (sorpassi, salite, etc.). La seconda: un tasto alla sinistra del volante permette di escludere contemporaneamente i principali Adas divenuti obbligatori dallo scorso luglio.
Adas come rilevamento limiti di velocità (con relativo e fastidioso «beep»), o come l’allerta di abbandono involontario della corsia di marcia. Un «click», e l’elettronica si fa (in parte) da parte: ma dovrai prestare più attenzione ai segnali stradali. Per il resto, il solito feeling di guida termo-elettrico scorrevole, poco sportivo (ma che importa?), soprattutto per niente esigente: consumo combinato inferiore ai 5 l/100 km.

La faccia giusta, le misure giuste, il propulsore giusto, infine il giusto grado di tecnologie «on demand»: Symbioz è un Suv compatto che ha cervello. Gli ordini sono aperti, prezzi (al netto di incentivi e promozioni) da 33.500 euro. Consigli per gli acquisti? Lo sfizioso allestimento Esprit Alpine (da 35.000 euro).
L'identikit
Renault Symbioz E-Tech Full Hybrid 145
Dimensioni lunghezza 4413 mm, larghezza 1797, altezza 1575, passo 2638
Bagagliaio 492 (624) - 1.582 litri
Motore 4 cil. 1.598 cc benzina full hybrid, 143 Cv, 250 Nm
Prestazioni 0-100 km/h in 10”6, vel. max. 170 km/h
Consumi 4,7-4,8 l/100 km
Emissioni CO2 105-109 g/km
Prezzo da 33.500 euro
CI PIACE
Spazio (modulabile) per passeggeri posteriori e bagagli, bassi consumi medi, infotainment Google Automotive intuitivo, ADAS disinseribili
NON CI PIACE
Muso identico a Captur 2024 (scarsa identità stilistica frontale), prestazioni (e cambio automatico) poco sportivi
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