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PROVA SU STRADA

Al volante di Fiat Grande Panda

Rivive il mito di Fiat: stavolta è un B-Suv. Ibrida o elettrica, addio cambio manuale

Grande Panda

di Aldo Tagliaferro

03 Febbraio 2025, 10:51

Che la concorrenza faccia bene è risaputo. E nell’operazione Grande Panda - oltre all’irresistibile richiamo di un’icona del passato - c’è anche l’esigenza di contrastare l’ondata cinese e di replicare al fenomeno Dacia. E allora Fiat tira fuori dal cilindro della storia un nome iconico come Panda e lo declina nel segmento più «cool» del momento, quello dei B Suv, sfruttando le sinergie di scala di Stellantis con la stessa piattaforma condivisa (per ora) con C3 e Frontera. Risultato: 3 metri e 99 di riuscitissimo design, un prezzo competitivo, parecchi contenuti innovativi e un’anima elettrica. Tranquilli: c’è anche la versione ibrida, che nel nostro Paese fagociterà almeno il 90% delle vendite.

L’automotive oggi in profonda crisi sembra aggrapparsi alle certezze del passato (pensate alla recente operazione Renault 5) ma al tempo stesso deve guardare avanti perché la transizione ecologica è… adesso. Ecco allora che Grande Panda riporta Fiat nel segmento B, quello nel tempo dominato da Uno e Punto, dopo che il Lingotto - rimasto orfano lo scorso anno di tanti modelli mandati in soffitta dalle nuove norme SV2 - poggiava ormai solo sul segmento A, quello della «Pandina» e della 500 elettrica che attende disperatamente la versione ibrida per fine anno. A proposito: la Panda che già conoscete continua a essere prodotta a Pomigliano e non è escluso che col tempo non muti il nome proprio in «Pandina», che oggi è solo una versione.

Ma torniamo a Grande Panda. Com'è? La silhouette ci riporta alla gloriosa matita di Giugiaro: netta, semplice, di carattere. La modernità è tutta nei dettagli: la griglia a pixel con i fari Led, le generose scritte in bassorilievo («Panda» sulle fiancate, «Fiat» al posteriore), il logo delle «stanghette» del brand che rincorre i gruppi ottici posteriori sqiadrati e «inscatolati». L’effetto c’è tutto.

Dentro ritroviamo l’anima del Lingotto, nel senso che l’ovale più celebre della storia automobilistica italiana è riproposto nella originale plancia, nel tunnel e nei poggiatesta. Nonostante le dimensioni esterne compatte, lo spazio a bordo è tanto, anche dietro. Non male nemmeno il bagagliaio da 412 litri (361 la versione elettrica) anche se la soglia di carico è un po' scomoda. Ci sono oltre 13 litri di vani di spazio a bordo, comodissimo quello davanti al passeggero che ritrova - dopo secoli - un vano per appoggiare gli oggetti. Un tuffo nel passato che fa bene. E nella versione top (La Prima) c'è un originale rivestimento in tessuto ricavato dal bambù. Il tutto mette una grande allegria.

Capitolo motori: in Italia quasi tutti andranno sull’ibrido evoluto, motore 1.2 tre cilindri turbo benzina da 100 Cv, batteria 48 Volt e trasmissione automatica a doppia frizione a 6 marce che include il motore elettrico da 21 kW. Ma la prima «Pandona» a iniziare la produzione in Serbia (fra pochi giorni) sarà la Grande Panda elettrica, 113 Cv e 320 km di autonomia, che gioca due grandi carte. Una è il prezzo, perché fra rottamazione e incentivi si parte da 22.950 euro per la Red arrivando al massimo ai 27.900 de La Prima che ha davvero tutto: finalmente la democratizzazione dell'elettrico! L'altra è l'originalissima scelta del cavo a spirale anteriore per la ricarica nascosto nella calandra: non occupa posto nel bagagliaio, non si sporca, è lungo 4 metri e mezzo. Il rovescio della medaglia è che carica solo a 7 kWh. Nello sportellino posteriore si può optare anche per l'11 kWh ma in quel caso si perde il cavo a spirale. Mentre in corrente continua si carica sempre e comunque a 100 kWh.

Noi abbiamo provato Grande Panda elettrica, che convince per lo spunto iniziale brillante fino ai 79 km/h, per la comodità di marcia e le sensazioni dello sterzo. A bordo Adas e tecnologia sono intuitivi e soprattutto non c'è nulla di superfluo. Ma la novità più clamorosa è l'assenza del cambio manuale: nella versione elettrica è ovvia, ma anche l'ibrido viene proposto solo con l'automatico, tra l'altro a un prezzo competitivo con la Pandina tradizionale (18.900 di listino a cui si possono togliere 1950 euro tra rottamazione e finanziamento ma a cui vanno aggiunti 1100 euro di messa in strada).

L'identikit
Fiat Grande Panda Icon Hybrid
Dimensioni lunghezza 3999 mm, larghezza 1763, altezza 1598, passo 2540
Bagagliaio 412/1366 litri

Motore 3 cil. 1.2 turbo benzina mild hybrid 48 Volt, 100 Cv, 205 Nm

Trasmissione cambio eDCT elettrificato a doppia frizione, trazione anteriore

Consumi 5,4 l/100 km (ciclo combinato)

Emissioni CO2 123 g/km

Prezzo 20.400 euro (senza rottamazione e finanziamento)

CI PIACE
Design di grande impatto, dettagli esterni e interni molto azzeccati, abitacolo originale, prezzo competitivo, buona visibilità e sterzo preciso, cavo a spirale davvero unico

NON CI PIACE

Chiave d'accensione «vecchio stile», soglia di carico scomoda, ingresso posteriore non comodissimo, apertura del bracciolo macchinosa.

© Riproduzione riservata

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