Il test
Il tempo di una pausa caffè. O il tempo di un risotto. Quel quarto d'ora, che poi è fisiologico in un viaggio lungo, ormai può bastare per ricaricare l'auto elettrica. Parola di Hyundai. Che ha costruito il test di Ioniq5 e Ioniq6 per la stampa sull'asse che va dal Mumac, il museo delle macchine per il caffè costruito a Binasco da Cimbali (merita un giro: credeteci) fino alle risaie di Livorno Ferraris dove nascono i chicci di Acquerello. Un caffè e un risotto.
Volete anche la formula magica? È 800 Volt, la tecnologia che solamente il gruppo Hyundai offre oggi tra i costruttori generalisti e che raddoppiando il voltaggio - solitamente si sta a 400 Volt - permette rifornimeti rapidi di energia, minore intensità di corrente a parità di potenza di ricarica, minori perdite di energia, cavi più piccoli, migliore efficienza del powertrain.
Insomma, Hyundai si sta allenando per un futuro elettrico più gestibile e senza ansie da autonomia seguendo il fil rouge dell'innovazione che guida le diverse unità del colosso industriale coreano (dalla robotica indossabile alla mobilità aerea avanzata fino alla mobilità a idrogeno).
Tradotto: il classico Milano-Roma si percorre con una sosta di 15' (durante la quale si aggiungono 351 km di autonomia) a bordo dell'ammiraglia elettrica Ioniq6 accreditata di oltre 600 km di autonomia. Abbiamo guidato le due punte di diamante con la spina di Hyundai - ancora poco diffuse in Italia - a partire dalla Ioniq5 nel suo nuovo facelift in allestimento N Line.
Ioniq5
Il Suv crossover di 4 metri e 65 ha subito lievi ritocchi estetici e anche nel layout interno, dove troviamo anche comodi pulsanti fisici e maggiore ergonomia; Ioniq5 ha ora un nuovo infotainment più evoluto con schermi da 12”3 facilmente leggibili; più comodo il pad di ricarica wireless posizionato più in alto; l'autonomia è salita ora a 570 km grazie alle batterie da 88 kWh (e si arriva fino a 784 in ambito urbano). In versione Dual Motor con cerchi da 20” i cavalli sono 325 e l'autonomia sfiora i 500 km. Il listino va da 43.700 euro (batteria da 63 kWh, 440 km di autonomia, 170 Cv) fino a 62.300. Al volante Ioniq5 è morbida, consente lunghe percorrenze senza stancarsi ed è orientata al comfort, sia nella seduta che negli spazi a disposizione a bordo.
Ioniq6
Quando poi si sale a bordo della berlinona di 4 metri e 85 ci si sente osservati: il design è di grande impatto con quella curva al posteriore, originale e deliziosamente retro, nonché paurosamente efficiente (il Cx è di appena 0.21). Iper moderna invece la tecnologia di bordo con la quale si entra facilmente in confidenza. Il comportamento su strada colpisce per l'handling, sicuro e piacevole, quasi da sportiva.
Ioniq6 è disponibile con batteria da 53,3 o da 77,4 kWh, trazione posteriore o integrale; ha un listino che partendo da 47.850 euro si spinge fino ai 62.750 della top di gamma, la Evolution da 325 Cv. Interessante la versione con cerchi da 18” e 614 km di autonomia che ha un range di prezzo tra 52 e 59mila euro.
E per chiudere il cerchio a prova di ricarica alle colonnine ultraveloci di Ionity - anche sotto la pioggia battente - è superata. Nel canonico quarto d'ora.
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