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Incentivi e chip: due lezioni da imparare

Incentivi e chip: due lezioni da imparare

di Aldo Tagliaferro

03 Novembre 2025, 19:29

Lezione numero uno: all'Europa. La famosa «e-car» («e» come economica, elettrica, europea) promessa in modo tanto entusiastico quanto fumoso da Ursula von der Leyen potrebbe avere un percorso molto accidentato. Che la Commissione europea avesse fatto i conti senza l'oste era stato evidente da subito, ma quanto sta accadendo in questi giorni con Nexperia ha messo il re a nudo. Riassumendo: il governo olandese ha preso il controllo dell'azienda di semiconduttori preoccupato che la gestione cinese (è di proprietà di Wingtech) ne mini la presenza europea. Pechino ha reagito semplicemente bloccando l’esportazione dei chip perché se è vero che la produzione è principalmente europea, il 70% dei chip Nexperia viene confezionato in Cina prima di essere distribuito. Questo ha mandato in tilt i costruttori europei perché - volenti o nolenti - senza le centinaia di chip oggi necessari per la sicurezza o l'infotainment un'auto non esce dalla fabbrica. Quindi: o l'Europa è capace di mettersi al riparo dalle tempeste lungo la filiera o la e-car dove per «e» si intende europea se la sogna. Ah, se poi l'obiettivo è quello di avere una city car europea elettrica fra 15 e 20mila euro, forse Bruxelles non si è accorta che Renault sta per far sbarcare sul mercato la nuova Twingo made in Europe mantenendo la promessa di due anni fa, ovvero stare sotto i 20mila euro...
Lezione numero due, all'Italia. Gli incentivi per l'auto elettrica, arrivati tardi, solo per fasce selezionate secondo criteri di popolazione e commuting, con problemi di piattaforma e un'operatività complicata sono stati comunque bruciati in poche ore. Il che dimostra, dal momento che la nostra quota di Bev è ferma al 5,2% nei primi 9 mesi del 2025 contro il 18,1% della media europea, che gli italiani sono pronti all'elettrico ma solo se lo sconto è di quelli irrinunciabili, guarda caso come quello promesso da un costruttore cinese che è sceso addirittura sotto i 5mila euro. È probabile, quando avremo i dati, che gli incentivi siano finito per lo più ai cinesi...

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