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Dermatite atopica: problema comune tra i bimbi

Dermatite atopica: problema comune tra i bimbi

26 Aprile 2022, 08:48

Una malattia in aumento negli ultimi decenni

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria della pelle ad andamento cronico-recidivante in aumento negli ultimi decenni e che colpisce prevalentemente i bambini nelle aree urbane e nei Paesi occidentali (sino al 20% della popolazione in età pediatrica e 5% in età adulta). “I primi segni di malattia iniziano generalmente prima dei 5 anni di vita, ma non è escluso che la dermatite atopica possa insorgere anche in età adulta. Nella maggioranza dei casi si manifesta con sintomi lievi-moderati e con l’età dello sviluppo si attenua o scompare” spiega la Dott.ssa Martina Zanni, Dermatologa del Poliambulatorio Città di Collecchio. Il sintomo caratteristico è il prurito associato ad un arrossamento della pelle. Nella fase più acuta possono comparire anche piccole vescicole, mentre nella fase cronica la pelle può apparite inspessita a causa del grattamento prolungato ed essere molto secca. Croste ed erosioni possono presentarsi dove il prurito è più intenso. “Anche se potenzialmente tutta la pelle può esserne interessata, le zone più colpite variano in base all’età del paziente: prevalentemente guance, fronte e mento e superfici estensorie degli arti sino ai due anni di vita, successivamente pieghe flessorie di gomiti e ginocchia, mani, collo e palpebre”, afferma la Dermatologa. Alcuni pazienti con dermatite atopica o loro famigliari possono anche essere affetti da asma allergica e/o rino-congiuntivite allergica stagionale o perenne e sono più a rischio di sviluppare dermatite allergiche/irritative da contatto. Diversi fattori possono contribuire allo sviluppo della patologia: fattori genetici, alterazioni della barriera cutanea, meccanismi immunologici e cause ambientali. Da soli ognuno di questi fattori non scatenerà la malattia, ma soltanto una loro particolare interazione, in un individuo predisposto, porterà al manifestarsi del problema. La diagnosi della dermatite atopica è clinica. Non esiste un test di laboratorio specifico. Alcuni esami che vanno ad indagare specifiche allergie ad alimenti o ad inalanti si eseguono generalmente dopo il primo anno di vita e nei casi di dermatiti molto estese, ma sono considerati criteri minori di diagnosi poiché la loro negatività non esclude la malattia.

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Salute e benessere. Come trattare questa malattia nei bambini?

“La base della terapia è costituita essenzialmente dall’idratazione” ricorda la Dott.ssa Zanni. “Nelle fasi attive di malattia è invece necessario un trattamento mirato prescritto dallo specialista, che dipenderà dall’età del paziente, dalla sede colpita, dalla fase della malattia e dalla sua estensione e può includere sia terapie cortisoniche che immunosoppressive locali o anche sistemiche (come inibitori topici della calcineurina/ciclosporina nei casi più gravi e resistenti). Utili risultano anche la fototerapia e gli anticorpi monoclonali, ma generalmente non sono usate nei più piccoli. Anti-istaminici e antibiotici non sono invece curativi, ma servono rispettivamente solo a ridurre un intenso prurito e trattare eventuali sovra-infezioni”.

 

IL CONSIGLIO DELLO SPECIALISTA

Come prevenire la dermatite atopica?

  • Non fare bagni o docce frequenti e prolungati e non usare acqua troppo calda
  • Limitare l’uso di sostanze schiumogene e profumate (preferire oli detergenti)
  • Non asciugare sfregando la pelle, ma tamponare delicatamente
  • Idratare la pelle più volte al giorno, in particolare dopo la doccia/bagno
  • Indossare a contatto con la pelle indumenti naturali come cotone o lino, evitando tessuti di lana o sintetici
  • Mantenere la casa ben areata con una umidità intorno al 60% e una temperatura intorno ai 20°C
  • Evitare ambienti polverosi

Domanda della Signora Laura da Parma

“Mio figlio soffre di dermatite atopica, può andare in piscina?”

Risponde la Dottoressa Martina Zanni, Dermatologa del Poliambulatorio Città di Collecchio

Certamente, ma bisogna seguire alcune precauzioni: evitare di andare in caso di dermatite atopica in fase attiva e idratare molto la pelle, sia prima che dopo l’immersione in acqua, senza dimenticare un’accurata detersione con oli detergenti subito dopo l’emersione dalla vasca per eliminare il cloro.

Direttore sanitario Dott. Stefano Folzani

© Riproduzione riservata

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