×
×
☰ MENU

'PIANTE E ANIMALI PERDUTI' dedicata alla biodiversità e al mondo rurale

28 Settembre 2019, 04:17

 

 Ci sarà anche un po’ di Parma sabato 28 e domenica 29 settembre a Guastalla (RE)  nella mostra mercato “Piante e Animali Perduti”: ventitreesima edizione di una delle più attese manifestazioni dell’agenda verde italiana. Accanto all’ esposizione,  vendita di prodotti dell’Associazione Agricoltori Allevatori Custodi di Parma e degustazioni dei salumi di Parma,

sabato 28 settembre,  in piazza Matteotti nel ristorante tradizionale Pro Loco,  alle ore 16.00,  ci sarà Strutto struggente, palio del gnocco fritto. Una singolar tenzone tra torta fritta di Parma e gnocco fritto di Reggio Emilia a cura di Forno Borlenghi di Colorno e Pro Loco di Guastalla.

Per chi sarà a Guastalla a Piante e Animali Perduti ci sarà l’ingresso gratuito alla mostra 'Guastalla una città da film', a Palazzo Ducale in cui  si racconta il set del film 'Novecento' di Bernardo Bertolucci, nelle foto di Angelo Novi, dopo più di quarant'anni. Non va dimenticato che nella cittadina furono girate numerose scene del film. La mostra è una rilettura della documentazione fotografica come omaggio poetico all'Emilia, alla Bassa padana e al suo mondo contadino. La poesia, del resto, ha un ruolo centrale nella mostra: accanto alle fotografie, infatti, sono esposti anche i testi di alcune poesie del padre Attilio Bertolucci, commentate da Bernardo e dal fratello Giuseppe. L'esposizione è realizzata dal Comune di Guastalla in collaborazione con la Cineteca di Bologna e l'archivio delle Teche Rai. 

Organizzata, a cura dell’architetto Vitaliano Biondi – Arvales Fratres, dall’ Associazione Guastallese Gemellaggi ed Eventi, con il patrocinio del Comune di Guastalla, la manifestazione, cerca di offrire spazi, lanciare sfide, trovare arditi incroci disciplinari per un confronto aperto, a volte imprevedibile, sulle questioni sentite come più urgenti e vicine dalla comunità di visitatori che si dà appuntamento a Guastalla: la perdita costante di biodiversità a causa dei comportamenti dell’uomo e dei cambiamenti climatici, l'agricoltura familiare e contadina, il recupero di varietà tradizionali e di razze animali che un tempo animavano le aie e i cortili, la difesa del territorio, del buon cibo, delle tradizioni e degli antichi mestieri.

La mostra - mercato, che lo scorso anno ha sfiorato le 40 mila presenze vede la partecipazione di circa 500 espositori e l’organizzazione di un denso programma di attività gratuite: convegni, incontri, mostre, concerti, spettacoli, attività per bambini, workshop sulle tecniche di giardinaggio, agricoltura e cura degli animali, visite guidate ai giardini di Guastalla e laboratori gratuiti creativo floreali che dipanano un gomitolo multicolore di fili che legano piante e animali all’uomo. (www.pianteanimaliperduti.it ingresso 4 euro).

 

In esposizione il meglio della produzione di vivaisti selezionati: rose antiche e da collezione, camelie, orchidee, piante acquatiche, erbacee, piante perenni a fioritura autunnale come l’aster, piante aromatiche e officinali. E ci sono anche piante da frutto assieme a frutti antichi e rari, presenti nella nostra Penisola. Non mancano le spezie e un grande mercato di sementi e ortaggi. Inoltre uno spazio sempre più importante della mostra è dedicato all' esposizione e alla vendita di specialità agroalimentari provenienti da tutta Italia, comprese le prelibatezze del territorio come il principe della gastronomia, il parmigiano-reggiano tradizionale, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, il lambrusco, il nocino e l'erbazzone, tipica torta salata a base di spinaci, ecc. Si intende così valorizzare le produzioni provenienti dal territorio e dall’agricoltura biologica, favorire un rapporto diretto fra produttore e consumatore, rappresentare un nuovo approccio all’educazione alimentare.

Sempre più ampia anche l’affascinante sezione dedicata all’artigianato artistico: l’eccellenza italiana nella lavorazione del legno, del ferro, della ceramica, del pellame, dei tessuti, oltre all’esposizione di attrezzature per la cura del giardino e dell’orto, arredi e complementi che variano dalle nostalgiche atmosfere di un tempo al design contemporaneo. È possibile inoltre assistere a dimostrazioni di impagliatura, di intreccio del salice e delle erbe palustri e delle tecniche costruttive con materiali naturali.

 

CONVERSAZIONI, INCONTRI, PRESENTAZIONI DI LIBRI - Una pluralità di proposte permeano la due giorni di Guastalla. Le conversazioni, gli incontri e la presentazione di libri affrontano le tematiche portanti della manifestazione spaziando dalla tutela dell’ambiente e degli animali, dall'agricoltura familiare e contadina al recupero di varietà tradizionali, dal buon cibo alle tradizioni. Tra i numerosi appuntamenti una segnalazione merita (29 settembre ore 10 Palazzo Ducale - Conversatoio) l’incontro con Clark Anthony Lawrence che presenterà il libro Mezzo Giardiniere (Officina Naturalis). Clark Lawrence ripercorrerà la sua straordinaria avventura di promotore culturale, fra ville, palazzi e castelli italiani, attraverso una galleria dei personaggi, dei temi e degli ambienti a essi legati. Libri, quadri e musica scandiscono il viaggio dell’autore fra le dimore della Pianura Padana, luoghi in cui nasce e si esprime l’irresistibile attrazione per il giardino e per la sua creazione. Clark Anthony Lawrence è nato a Manassas, Virginia (USA). Vive e lavora in Italia, alla Macchina Fissa, un’antica idrovora lungo il Fiume Mincio (Borgo Virgilio, Mantova) e fino al 2012 ha vissuto nel Castello di Galeazza con uno spettacolare giardino pubblicato su diverse riviste e raccontato in programmi televisivi. Nel 1996 fonda l’Associazione Culturale “Reading Retreats in Rural Italy” che organizza mostre, concerti, spettacoli, e coinvolge migliaia di persone da tutto il mondo. Negli ultimi vent’anni è diventato, per passione e per caso, giardiniere. Scrive per il trimestrale inglese “Hortus”, pubblicato da David Wheeler.

Rabdomanzia - Piante e Animali Perduti quest’anno ospiterà (sabato 28 settembre, dalle 15,30 stand di Antiche Porte Edizioni, in P.zza Mazzini) un curioso appuntamento, dal titolo, “Rabdomanzia che, in collaborazione con la casa editrice di Reggio Emilia, aiuterà a scoprire quest’antica arte e a conoscerne le caratteristiche ignote ai più attraverso un pratico manuale e il suo autore Alfonso Colli.  Chi vuol essere rabdomante? O meglio chi vuole scoprire se ne ha le doti? Perché l’arte della rabdomanzia, ricerca di acqua sotterranea, ma anche metalli o altri oggetti è una cosa precisa, esatta e seria. Lo prova Alfonso Colli, ingegnere che, prima di andare in pensione, era consulente tecnico presso la Procura della Repubblica. Colli  ha dato alle stampe l’ utile e pratico manuale “Il Rabdomante” per i tipi di ANDATA & RITORNO edizioni. In esso l’autore aiuta a comprendere i passaggi, le pratiche e le cognizioni per capire se si possiede il dono oppure no. Spesso la rabdomanzia è scambiata come una “magia” che mediante misteriosi poteri recupera dal sottosuolo chissà quali tesori, oltre sembrare un dono di pochi. Non è affatto così, ci dice l’autore, che spiega nel volume “La rabdomanzia è arte antica e, contrariamente a quanto si pensi, non riguarda solo la ricerca di acqua sotterranea, ma per esempio anche di vene metallifere nel settore minerario, di nodi energetici, o di oggetti smarriti. Recentemente la rabdomanzia è tornata alla ribalta dei media grazie ad un poderoso film di Russel Crowe dal titolo emblematico “The water diviner” (Il rabdomante, appunto) ove il protagonista grazie alle proprie bacchette da rabdomante riesce a trovare cose ancor più preziose dell’acqua e secondo autorevoli fonti, circa il 40% della popolazione ne è dotata, ma pochi ne sono consapevoli, anche perché raramente capita l’occasione di poterlo scoprire”. In associazione al manuale è possibile acquistare due bacchette appositamente pensate per iniziare il “cammino”. Esse sono state scelte dall’autore dopo lunga e provata sperimentazione.

CONVEGNI -Tra le tante iniziative ormai consolidate del festival, sabato 28 settembre dalle 9.30 alle 13.30, a Palazzo Ducale si svolge il convegno annuale dell’associazione RARE dedicato alle “Razze autoctone italiane e formaggi storici”. La XVII edizione vede l’introduzione di Daniele Bigi dell’ Università di Bologna e di Roberto Zalambani, presidente UNAGA (Unione Nazionale Associazione Giornalisti Agricoltura Alimentazione Ambiente Territorio Forestale Pesca Energie Rinnovabili) – FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana), e le relazioni su “Produzioni casearie tradizionali delle razze autoctone piemontesi” di Riccardo Fortina e Sonia Tassone - Università di Torino, “Razze autoctone e formaggi tipici del promontorio garganico” di Antonio Contessa, “Razze autoctone e formaggi tradizionali della Sicilia, attualità e prospettive” di Stefano Simonella, “Produzioni casearie tradizionali per il recupero di razze bovine a rischio di estinzione” di Alessio Zanon, “Formaggi storici o tradizionalmente fabbricati della Calabria – La legge regionale 5/2004”di Floro De Nardo, presidente di RARE. 

IL PAESE DEI BALOCCHI - Vera e propria festa della natura, Piante e animali perduti propone un calendario specifico di laboratori con materiali naturali per far esercitare ai bambini le proprie capacità manuali, motorie e creative e un insieme di attività organizzate per favorire la conoscenza della natura, il rispetto dell’ambiente e degli animali, l'interesse per uno stile di vita più rispettoso della natura e dell’ambiente. Ampio spazio hanno i giochi antichi tradizionali, organizzati con le associazioni Genitori di Pieve e della scuola secondaria  di primo grado, che l’UNESCO ha dichiarato bene immateriale e patrimonio dell’umanità.

Con l’obiettivo di avvicinare grandi e piccoli al grande patrimonio zoologico di casa nostra, spesso esposto al rischio di estinzione a causa della bassa resa o di difficoltà particolari nel processo di produzione alle spalle di Palazzo Gonzaga nel cuore della città  una vera e propria fattoria accoglie galli, galline, oche, anatre, capre, pecore, colombi, asini, cavalli, vacche di antiche razze e il cane da pastore dell’Appennino Emiliano il Lupino del Gigante, una presenza millenaria a fianco del pastore, tutta da riscoprire.

Qui si trova anche l’arena frequentata da selezionati mattinieri per il concorso di canto da gallo, un serrato confronto di virtuosismi canori! Il re del pollaio infatti (domenica 29 settembre, ore 6.00, Pratone) sarà il protagonista nell’area verde di Palazzo Ducale della XXI gara canora nazionale, riservata ai galli italiani, organizzata da A.E.R.Av Associazione Emiliano Romagnola Avicoltori. Alle sei del mattino a darsi battaglia  con i loro chicchirichì saranno preziose razze avicole come la Polverara, celebrata da poeti e scrittori e raffigurata in quadri ed opere conservati addirittura nei Musei Vaticani, l’Ancona, la Livorno, la Padovana, la Siciliana, la Bionda piemontese, presidio Slow Food, la Modenese, la Robusta maculata, e tante altre.

Il rischio della scomparsa degli asini a seguito della meccanizzazione agricola ne ha fatto una specie da tutelare, particolarmente adatta alle attività con i bambini. Grazie alla collaborazione con Massimo Montanari dell’asineria didattica “Aria Aperta” per tutte e due giornate è presente un’area interamente destinata ai bambini e  alle attività con gli asini come le viste a dorso d’asini nelle aree golenali (domenica 29 ore 11.30 P.zza della Repubblica).

RAPACI, LUPI, ANIMALI SELVATICI – Accanto agli animali da cortile la manifestazione offre un omaggio agli animali selvatici. L’antica arte della falconeria sopravvive all’usura del tempo. E così Piante e animali perduti propone con il gruppo dei Falconieri italiani la testimonianza diretta di un antico sapere, recentemente tutelato dall'Unesco, nato sugli altopiani delle steppe asiatiche circa 4000 anni fa. Il pubblico (sabato 28 settembre e domenica 29 ore 17.30 P.zza della Repubblica) resterà  incantato nell'osservare le picchiate delle poiane, la maestosa apertura alare degli avvoltoi o i ripetuti passaggi ad alta velocità del falco. E ancora saranno in mostra sparvieri, aquile, gufi e civette. Un invito a  sensibilizzare i giovani e i bambini alla tutela della fauna selvatica e alla salvaguardia dell’ambiente. La manifestazione offre anche (sabato, ore 16.00 Palazzo Ducale – Conversatoio) un omaggio di Rosalba Matassa, Davide Celli, Franco Tassi e Cesare Moroni al lupo, all’orso e agli animali selvatici.

FILM - Piante e animali perduti è anche difesa delle antiche tradizioni. Guastalla (sabato 28 settembre, alle ore 21.00, Palazzo Ducale – Sala dell’Antico Portico) si trasformerà in una grande festa di musica, ballo e tradizioni popolari con la proiezione del film “L’Appennino che Suonava" di Alessandro Scillitani, autore di documentari, musicista e cantante. Il vulcanico regista reggiano, che da anni collabora con Paolo Rumiz, proporrà la sua ultima fatica "L’Appennino che Suonava", frutto di un’appassionata ricerca tra musica, ballo e tradizioni popolari che lo ha impegnato negli ultimi due anni. "Il film è un viaggio ideale nei luoghi dell’Appennino Reggiano in cui vissero e operarono i suonatori popolari tra fine Ottocento e metà degli anni Settanta" - spiega Alessandro Scillitani - che ha progettato e realizzato il film coadiuvato dai musicisti e ricercatori Emanuele Reverberi e Paolo Simonazzi, dal fotografo Riccardo Varini e dal critico cinematografico Paolo Vecchi. Attraversando luoghi, case, osterie, dall’evocazione dei suoni e delle musiche, dal racconto dei testimoni viene tracciato il profilo di un periodo in cui la musica era al centro della vita della comunità. Il cuore del film è basato sulle ricerche sul campo condotte alla fine degli anni Settanta da Bruno Grulli, che ha condotto il regista nei luoghi della sua ricerca. La colonna sonora comprende le musiche, registrate degli esecutori originali o riproposte oggi da musicisti che reinterpretano quei brani: Emanuele Reverberi, Paolo Simonazzi, Filippo Chieli, Remo Monti, Riccardo Varini".

LE TRADIZIONI: IL TABARRO - A Guastalla c’è spazio anche per le tradizioni più singolari. Chiunque ad esempio fosse in possesso di un tabarro antico o moderno, ovvero di quel capo lungo, nero, che ripara dal freddo e trasmette un senso di originalità, è invitato ad una speciale sfilata fuori dal tempo e svincolata dalle leggi delle mode imperanti. Sarà l’occasione per ripercorrere la vicenda di questo indumento, che, già in uso presso gli antichi romani, nel ‘300 veniva indossato da medici e avvocati.  Un capo carico di storia, il mantello a ruota della pianura, da nebbie e da bicicletta, ricordato anche da Cesare Zavattini con una splendida poesia (I porta ancora al tabar da li me bandi) che trova uno spazio nello stand di Arki  collocato all’interno del  Palazzo Ducale per tutta la durata della manifestazione.

W IL VINTAGE - Infine è riservato ai curiosi e ai cultori di cose del passato il mercato del vintage, a cura di Armando Nocco, originale mercatino dell’antiquariato e del collezionismo che presenta porcellane, attrezzi agricoli, arredi, oggetti di design, strumenti musicali, quadri d’autore e strumenti musicali.

PIANTE E ANIMALI PERDUTI - GUASTALLA (RE)

Ingresso 4 euro. Info: www.pianteanimaliperduti.it facebook: Piante Animali Perduti Guastalla instagram: piante_animali_perduti

 

UIT Informazione e Accoglienza Turistica, strada Gonzaga 37/e, Guastalla (RE), tel. 0522 839763 uit@comune.guastalla.re.it

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI