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Il viaggio di nozze? 900 km in bici sul Cammino di Santiago: il racconto di Ivan e Annamaria - Foto Video

Emozioni, aneddoti, curiosità: due giovani della Val d'Enza hanno raccontato la loro esperienza

di Andrea Violi

08 Aprile 2023, 11:27

Capita di visitare un paesino e ritrovarsi in mezzo a una colorata e festosa processione patronale. Entrare in una cattedrale e trovare due polli che razzolano lì tutto l’anno: capita. Così come capita di imbattersi in borghi con case di sassi e tetti di paglia o percorrere centinaia di chilometri fino all’Atlantico e trovarsi in una nebbia degna della Valpadana. Può succedere... a chi vive l’esperienza del Cammino di Santiago. Ci sono pellegrini per devozione e per turismo ma due giovani della Val d’Enza lo hanno scelto come viaggio di nozze: 920 chilometri in bici sotto il sole della Spagna.

Ivan Galvan di Barco (Bibbiano) e Annamaria Brignoli di Aiola (Montecchio) si sono sposati nel luglio 2022 nella chiesa della frazione di Montecchio. Nel giorno delle nozze, le biciclette dei due giovani - rispettivamente 27 e 26 anni - erano già pronte per la luna di miele decisamente alternativa. Giorni felici che Ivan e Annamaria hanno accettato di raccontare pubblicamente, nei giorni scorsi, a Barco, durante la serata “Due sposi sul cammino di Santiago”, nell’ambito della rassegna “I fatti raccontati in diretta”. Hanno condiviso con il pubblico le foto, gli aneddoti e le emozioni del viaggio.
(nel video, dal minuto 5’00 la conferenza ripresa da Bibbiano on line)

I genitori di Annamaria hanno portato gli sposi a Saint-Jean-Pied-de-Port, dove inizia il “Cammino francese”. Era il 23 luglio 2022 quando è iniziata l’avventura: una media di 55 chilometri al giorno dalla Francia proseguendo in Navarra (con tappa a Roncisvalle, ricordate Orlando e i paladini?), i Paesi Baschi e il nord della Spagna fino a Santiago de Compostela, il 6 agosto. E il 9 agosto hanno toccato la costa atlantica della Galizia. Tante le curiosità e le domande del pubblico. A Puente de la Reina, vicino a Pamplona, si sono imbattuti in una grande festa dedicata a San Giacomo, ricorrenza molto «sentita» in quelle terre. A Santo Domingo de la Calzada c’è il pollaio nella cattedrale, in virtù di una leggenda locale. «Un momento molto bello della giornata - dice Galvan - è la messa del pellegrino alla sera, in quasi tutte le città di tappa, con una benedizione o un momento di preghiera dedicato ai pellegrini». La foto dei due giovani davanti all’insegna di Santiago de Compostela testimonia la felicità dell’arrivo. Anche se, nota Annamaria, «ciò che conta non è la meta ma il viaggio. Il Cammino di Santiago sta deviando dal significato primordiale. Il 92% dei pellegrini entra nella cattedrale ma non va alla tomba di San Giacomo. Ormai la meta non è più la tomba ma il Cammino». 

Difficoltà logistiche? I ragazzi avevano una tenda, in caso non avessero trovato posto negli ostelli («albergues», strutture economiche, parrocchiali o comunali, per i pellegrini). Lungo il Cammino, specialmente negli ultimi 150 chilometri circa, i sentieri sono occupati da gruppi sempre più corposi e le persone non sempre si accorgono di chi arriva in bici; per sicurezza, in alcuni tratti Ivan e Annamaria hanno optato per strade «ordinarie». In estate bisogna dosare bene l'acqua, le forze e i freni, nel saliscendi delle strade di montagna. Ma «non abbiamo mai forato». A volte, problemi linguistici, affrontati comunque con ironia. Positivo invece il rapporto con gli automobilisti: «Siamo rimasti sorpresi dall’educazione degli spagnoli sulle strade: se non possono sorpassarti, aspettano». E il meteo? «Siamo stati fortunati: non abbiamo mai avuto grande pioggia, tranne in Galizia», dove, aggiungono, la nebbia è frequente.

Ivan e Annamaria, da grandi appassionati di bicicletta, hanno già intrapreso tanti viaggi insieme, come la Via Francigena da Fornovo a Roma, la ciclovia del Danubio, la Germania. E già sognano la prossima impresa: da Barco alla Romania settentrionale, a Sighet, dove è attiva una missione di frati cappuccini in cui il giovane reggiano ha prestato servizio in passato.

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