Turismo
Polemica in Liguria dopo i rincari dei biglietti ferroviari per le Cinque Terre (zona che tra l'altro a Pasqua ha registrato il "tutto esaurito").
Il deputato Pd Andrea Orlando attacca sui social: «La linea di Toti sul turismo è chiara: chi ha i soldi può viaggiare, gli altri a casa. Per Toti turismo fa rima con classismo. Le 5 terre non sono un bancomat e la bellezza è di tutti».
La risposta della Lista Toti
«Si vede che Orlando, parlamentare di lunghissima data, ha poca dimestichezza con le tariffe di viaggio, essendone esentato. I traghetti per le isole, la compagnia aerea di bandiera, le altre compagnie low cost e non, le funivie in montagna, i vaporetti, i treni in gran parte del mondo, specie quelli a vocazione turistica, il noleggio di automobili: tutti questi mezzi adottano politiche tariffarie variabili a seconda della stagione, dei flussi turistici, della modalità di acquisto del ticket. Saranno tutti suprematisti, classisti, dediti alla sopraffazione del viaggiatore? Oppure semplicemente applicano politiche tariffarie coerenti con la domanda e l’offerta (concetto sconosciuto al marxismo, a parziale scusante di Orlando)?». Così la Lista Toti risponde alle affermazioni di Andrea Orlando.
«Il servizio pubblico regionale per le Cinque Terre non è aumentato di un euro, anzi è diminuito - si legge nella nota -. Nessun ligure paga un euro in più sui treni nuovi che Regione ha comprato. Qualcuno nel Pd dovrebbe spiegarci perché dovremmo fare servizio pubblico pagato dai Liguri anche per americani, giapponesi, cinesi, tedeschi che poi magari spendono 400 euro per dormire e 100 per una cena. Possono benissimo spenderne 10 per il treno senza pesare sul trasporto pubblico regionale».
Il sindaco di Vernazza: "Rincaro positivo". «Il bilancio dei rincari dei biglietti ferroviari per i turisti alle Cinque Terre è già positivo, lo dico contando i visitatori al castello di Vernazza: venerdì santo sono entrate 1.480 persone, sabato 1.500, domenica di pasqua oltre 1.400, a pasquetta 700 nonostante il maltempo, insomma i numeri degli arrivi mi fanno stare tranquillo sul futuro». Così il sindaco di Vernazza Francesco Villa commenta le polemiche per l’entrata in vigore delle nuove tariffe ferroviarie alle Cinque Terre, più care per i turisti e meno per i residenti, con gli abbonamenti gratuiti su tutta la rete ferroviaria regionale per gli studenti sotto i 19 anni e scontati al 50% tra 20 e 26 anni.
«Chi protestava contro l’overtourism alle Cinque Terre oggi protesta contro la Regione Liguria che ha preso dei provvedimenti, - afferma Villa - grazie ai quali i residenti alle Cinque Terre oggi fanno degli abbonamenti ferroviari "regalati" Levanto-La Spezia a 100 euro all’anno, a Vernazza ci sono intere famiglie che li hanno fatti, sono molti vantaggiosi per i residenti alle Cinque Terre e nell’intera Liguria visto che gli studenti sotto i 19 anni viaggiano gratis».
«È vero aumentano le tariffe dei treni per i turisti, però quando i bar hanno aumentato il caffè da un euro a 1.20 nessuno ha protestato, - continua il sindaco - l’hanno bevuto tutti, così come quando il gelato è passato da 2.50 a 3 euro, viviamo in un paese di commercianti che non ci pensano due volte ad aumentare i prezzi e adesso fanno tanto baccano contro Toti? Vernazza oggi è piena di gente, c'è una parte che protesta, credo sia un po' politicizzata, siamo in democrazia, il sindaco di Monterosso dall’inizio sta combattendo aspramente non contro l'aumento delle tariffe ma per un discorso politico contro la Regione».
Bonifei (europarlamentare Pd) rilancia le critiche ai rincari
«L'aumento tariffario imposto per i treni delle Cinque Terre è una discriminazione economica e sociale. Come hanno giustamente sottolineato i nostri amministratori, con prezzi del genere potranno godere delle bellezze della nostra terra solo persone e famiglie che se lo possono permettere». Lo scrive in una nota Brando Benifei, capodelegazione Pd al Parlamento europeo.
«Non si può impedire di fatto a chi non se lo può permettere di utilizzare i treni della nostra Regione - scrive Benifei -. Toti dice che con questa mossa si spalmeranno meglio i flussi turistici, ma non è vero. È l’ennesimo episodio di arroganza da incompetenti che caratterizza l’operato della sua giunta. Lo dimostra la grande mobilitazione di abitanti, baristi e ristoratori in allarme per il futuro delle proprie imprese e delle proprie famiglie. La Regione si fermi e torni sui suoi passi».
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