Le nostre iniziative
Duecentonovantacinque anni e non sentirli. Può succedere se ci si chiama Gazzetta di Parma. E se si spengono le candeline proprio oggi, voltando orgogliosamente lo sguardo a quel farnesiano 20 giugno 1728 in cui il foglio ducale andò alle stampe. E non sentirli significa sentirne viva e, ancor più, propulsiva, tutta la forza, la solidità, l'energia fatta di innumerevoli grandi firme del giornalismo e della letteratura di cui la storia del nostro giornale è costellata.
Per celebrare questo importante compleanno, la Gazzetta ripubblica un'edizione speciale della splendida e fortunatissima serie di otto volumi del compianto Tiziano Marcheselli, critico d'arte, pittore, giornalista della Gazzetta, saggista ed esperto di storia di Parma e, più in generale, di parmigianità: «Parma di una volta», pubblicato da Grafiche Step. La novità editoriale consiste nel fatto che gli otto volumi usciti nel 2006 ora sono condensati in due monumentali tomi: si tratta di un cofanetto di complessive 1032 pagine. Da oggi e per 40 giorni sarà possibile prenotarlo in edicola a 90 euro più il prezzo del quotidiano.
I due volumi propongono centinaia e centinaia di foto storiche raccolte e con cura archiviate da Marcheselli. L'arco di tempo va da inizio '900 agli anni Cinquanta. Sfogliarli è un piacere: lo sferragliare dei primi tram in centro si confonde con lo scalpitare dei cavalli sull'acciottolato; l'assenza di automobili sembra rendere ancora più dolce il confidente apparire di struggenti scorci del Regio, del Battistero, del Duomo; l'eleganza delle signore al passeggio si armonizza con la gagliardia dei negozianti, fieramente impettiti davanti alle loro botteghe: droghieri, ciabattini, fornai; barbieri, sarti, gelatai; e poi artigiani d'ogni sorta, dal muratore al falegname al carrettiere al fornaio. Bimbi vestiti alla marinara avvezzi a dolciumi e balocchi; e bimbi scalzi nei borghi, con dolciumi e balocchi visti solo in vetrina. Un bianco e nero che ha l'intimità della vita più vera e che percorre più di mezzo secolo della nostra storia. E' un documento di non comune interesse, quello che viene offerto ai lettori, e sono i mutamenti del costume a colpire in modo particolare: si va dalla Parma che incontra l'America con l'arrivo di Buffalo Bill a quella che, al termine della meravigliosa carrellata fotografica, la ritrova nell'euforia dell'hula hoop e del rock'n'roll. Pagine che ci riflettono, pagine su cui riflettere.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata