Il grigio della massicciata ferroviaria di via Triste ora finalmente risplende di colori. Un tocco di gioia e una messaggio di fiducia nel futuro e nel dialogo tra culture differenti. Ha preso il via sabato e si è concluso ieri il primo appuntamento della rassegna «Around Banksy», organizzata dal Comune di Parma e dalla Fondazione Archivio Antonio Ligabue, dedicata all’arte di strada cittadina e collegata alla mostra «Banksy. Building castles in the sky», curata da Marzio Dall'Acqua. Protagonisti una trentina di artisti, organizzati nei gruppi Cosmic Crew, Th Clan, Sabo Gang and more, che in due giorni di lavoro hanno portato a termine il lavoro.
Con le opere di «Under Yard. Don’t call us street artists», la jam dedicata al tema della multiculturalità, si è voluta rappresentare l'importanza che ha al giorno d'oggi la convivenza di individui provenienti da differenti nazionalità e storie individuali.
Il muro messo a disposizione dei writer - anche grazie alla recente approvazione di un regolamento comunale ad hoc - è stato suddiviso in porzioni equamente distribuite e ogni artista ha dipinto il proprio pezzo in un discorso collettivo univoco. Ora il risultato dello sforzo è lì, sotto gli occhi di tutti i passanti. Impossibile non notarlo. E anche impossibile non apprezzarlo.
r.c.
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