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Parma City Guide: tutta  la città in una guida

di Filiberto Molossi

06 Dicembre 2020, 03:52

Per chi c'è nato e per chi ne è stato adottato, per chi la conosce come le sue tasche e per chi non l'ha capita mai fino in fondo, per chi la critica ma sotto sotto  le vuol bene e per chi la ama senza aspettarsi nulla in cambio, per chi  la vuole scoprire e per chi desidera guardarla sotto un altro punto di vista. Per voi, per noi, per tutti; e per i tanti che verranno, attirati da quel suono dolce e rotondo, che anche a migliaia di chilometri di distanza sa di casa, di buono, di vita: Parma. 

Una città - e un territorio - famosi nel mondo per la qualità della vita, per la magia delle sue eccellenze artistiche, per essere, orgogliosamente, quella che tutti chiamano Food Valley: troppo bella, e sorprendente, Parma per perdere l'occasione di raccontarla. Lo abbiamo fatto noi della Gazzetta, con «Parma city guide», una guida di 192 pagine, corredata di centinaia di foto, consigli e itinerari, che da martedì troverete in vendita, a 15 euro (più il prezzo del quotidiano) in tutte le edicole. Un grande impegno per il nostro giornale, ma soprattutto un modo per ritrovare in un momento difficile, ancora di emergenza, il gusto di vivere, riappropriandosi delle molte meraviglie che ci circondano.

Scritta a più mani con stile non afflitto da inutili formalismi, «friendly», non ingessato, capace di appassionare e accompagnare in un viaggio per niente scontato il lettore, la nostra guida - realizzata in collaborazione con Barilla e curata a livello grafico da The Brand Company -   è uno strumento agile e immediato che coniuga la serietà dell'approfondimento con l'estro di uno sguardo non banale, raccontando - anche attraverso contenuti multimediali facilmente visibili grazie ai qr code - una piccola capitale per quella che è veramente: la città che si vanta del suo Duomo e del suo Battistero,  ma nella stessa misura anche degli anolini in brodo, quella che ammira  la Scapiliata di Leonardo ma dedica una statua  a un amatissimo clochard, al màt Sicuri, la stessa capace di recuperare dalle macerie della guerra un gioiello eterno come il Teatro Farnese ma anche di trasformare un ex zuccherificio in un auditorium avveniristico. 

Una Parma dai tanti volti, capace di sorprenderti con un prato in pieno centro oppure di perdersi, tra le nebbie della Bassa,  in un labirinto: una città e una provincia tutta da sfogliare. Proviamo a farlo insieme, anticipando qui struttura e senso  della guida che da  martedì  potrete acquistare in edicola.


 

ARTE E CULTURA
La prima parte di Parma City Guide è un percorso nella storia e nella bellezza artistica di una città che si sente, non a torto, speciale. Si parte dalla Pilotta, scrigno di molti tesori, per entrare, a caccia di curiosità,  nei musei, lasciandosi affascinare dalla maestosità delle chiese e dei monumenti. Tanti i focus a corredo delle pagine, da quello dedicato all'Antica spezieria di San Giovanni alla Cappella Centoni in duomo, solo due della tante rarità da non perdere. E poi, tre capitoli per ognuno dei geni del passato che ha lasciato un traccia profondissima e visibile nel nostro territorio: Antelami, Correggio e Parmigianino.
 

LA MUSICA
Non poteva mancare in una guida che si ripromette di cogliere l'anima più vera di Parma e della parmigianità,  il discorso musicale: si parla del Regio e degli altri luoghi  - e «santuari» - della musica, ma si andrà anche alla ricerca di Giuseppe Verdi, seguendo un itinerario storico-sentimentale che apre le porte a quello che Bruno Barilli chiamava il paese del melodramma.
 

LUOGHI E ARCHITETTURA
C'è la Parma storica, del Ponte Romano ma anche, molti secoli dopo, del Petitot, c'è quella moderna, di piazza della Pace e del ponte Nord, ma ci sono anche i parchi e i grandi polmoni verdi, così come gli stadi, monumenti al tifo e all'agonismo.
 

FOOD E GUSTO
È una delle parti più corpose della guida e, da ogni punto di vista, anche una delle più stuzzicanti: i nostri esperti, a loro insindacabile giudizio,  hanno scelto e indicato 15 ristoranti (partendo da quelli stellati) e dieci tra enoteche e bar: corredando ogni nominativo con le informazioni più utili, indirizzo numero di telefono, giorno di chiusura. 
Ma abbiamo voluto dare anche spazio all'«altro mangiare», segnalando quei posti (paninoteche, salsamenterie, gelaterie gourmet) che non sono né bar né ristoranti, ma luoghi trasversali del piacere del cibo. E ancora, tra prodotti tipici e le esperienze giuste al momento giusto, spazio anche a gastronomie e botteghe, fino ad arrivare ai templi del gusto: Cocchi, I due platani, ma anche l'ormai storico Pepèn.
 

ITINERARI CROSSOVER
L'esigenza di Parma city guide non era  solo quella di essere uno strumento utile e interessante,  ma anche - complice  la grafica accattivante sin dalla copertina e i contenuti brillanti e puntuali -, qualcosa di nuovo e originale nell'ambito delle guide. in questa linea di pensiero si inseriscono sicuramente gli «Itinerari crossover», percorsi modulabili dettati non solo da circostanze geografiche ma anche dal sentimento: e così ecco i castelli, ma anche i teatri, l'Oltretorrente e le vie dei sapori, i luoghi del cinema e quelli guareschiani, per non dimenticare la Motor Valley.
 

FUORI PORTA 
Una delle parti più suggestive del volume è poi sicuramente quella dedicata alla provincia, ricca di posti magici; la nostra attenzione si è soffermata particolarmente su alcune macro zone: la Bassa, tra il Po, labirinti e regge, la Pedemontana, con il Museo Guatelli e la Magnani Rocca, la Montagna, con i suoi meravigliosi squarci naturali, l'antica Fidenza e la liberty Salsomaggiore.
 

PARMA PER ME
Quella di Parma è un'avventura che merita di essere condivisa: il punto di vista non può univoco essere davanti a una città complessa come questa. E così abbiamo chiesto a nove personaggi (della città e non solo: scoprite chi sono nella pagina a fianco) di raccontarci la loro personalissima Parma: i luoghi del cuore, i posti che scelgono per pranzo e cena, le meraviglie dell'arte, i luoghi che rappresentano meglio le loro passioni. E che magari hanno condizionato i loro destini. 
 

PER FINIRE
In una guida arricchita, anche graficamente (con una scelta di colori  e di segni moderna), di molti spunti capaci di rendere il volume assolutamente unico  e uguale a nessun altro, si è voluto lasciare le ultime pagine ad alcune chicche: dal vocabolario parmigiano (con una scelta di termini dialettali e la loro relativa traduzione: patata, chi è nato qui, sa sicuramente che si dice  pomm-da-téra, ma quanti conoscono il significato di intartuflón?) e un «Must 50»: ossia le cinquanta  cose da fare a Parma, senza prendersi troppo sul serio: da andare a correre in Cittadella a trovare una rezdora che sappia cucinare la bomba di riso. Infine, due pagine dedicate alla Gazzetta di Parma: perché la storia della città l'ha fatta, raccontandola,  anche il nostro quotidiano. E, sicuramente, i suoi lettori.

 

IN COLLABORAZIONE CON LA BARILLA
In vendita a 15 euro  anche a Bologna, Mantova, Piacenza, Modena e Reggio
Parma City Guide, a cura del giornalista della Gazzetta di Parma Filiberto Molossi,  è stata realizzata in collaborazione con Barilla e con il patrocinio del Comune di Parma, di Parma Capitale della Cultura 2020+21, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Parma, dell'Unione Parmense degli Industriali, di ENIT (Agenzia Nazionale Turismo), di Visit Emilia e del FAI Delegazione di Parma. La guida sarà in vendita, a 15 euro (più il prezzo del quotidiano), da martedì  in tutte le edicole di Parma e Provincia e nelle principali edicole di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova. Il volume, di 192 pagine, corredato da centinaia di foto a colori, si propone di incuriosire sia i parmigiani, che potranno (ri)scoprire la propria città sotto un nuovo punto di vista, sia i turisti che, infine,  anche gli abitanti  di molte altre città vicine alla nostra: per la prima volta, infatti, un libro edito dalla Gazzetta arriva nelle edicole del capoluogo di regione, oltrepassando anche i confini dell'Emilia-Romagna per approdare a Mantova.


 

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