Enzo Sicuri (1907-1988), l’indimenticato «filosofo», clochard per scelta, che tanti parmigiani ricordano ancora, ha una bicicletta nuova fiammante. È dipinta in strada Santa Margherita all’ingresso della «Casa di accoglienza notturna temporanea» del Comune di Parma, a lui intitolata e gestita dalla cooperativa sociale Società Dolce.
In questa nuova opera di «street art» uno sfondo in cui spicca il Duomo di Parma, a un passo dalla zona (borgo XX Marzo e dintorni) in cui il màt Sicuri era di «casa», anche se lui la casa non l’aveva proprio e di notte era solito dormire in androni e sottoscala.
David Vezzali
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