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Simone Andrei: «La famiglia, i monti e le mie mucche cabannine»

Simone Andrei: «La famiglia, i monti  e le mie mucche cabannine»

di Cristian Calestani

09 Novembre 2021, 09:58

Dalla stalla del nonno Pietro Magri – una quindicina di vacche di fianco a casa per il sostentamento per lo più familiare – ad una realtà ben più strutturata come quella di oggi, portata avanti dai nipoti Ivan (38 anni) e Thomas (31) che gestiscono 230 capi in totale, di cui 96 in mungitura, tra le colline e i monti di località La Selva a Terenzo, sull’Appennino parmense. È la storia della crescita, passo dopo passo, compiuta dalla Società agricola Magri Malucelli ss, storica associata di Cia Parma, attraverso tanti sacrifici accompagnati da una visione ben precisa: crescere ed investire per restare competitivi, a maggior ragione in un territorio tanto bello quanto impervio, per un’attività agricola, come quello di montagna. 
Nel 1990, il primo grande passo per la crescita lo fecero Vittorio Malucelli e Pierina Magri, genitori di Ivan e Thomas,  ampliando la stalla del nonno sino a 40 capi. Poi “largo ai giovani”, spinti dall’entusiasmo, che hanno fatto i passi successivi sino ai 230 capi in totale, di cui 90 in mungitura, con conferimento alla Latteria sociale di Cassio per la produzione di 5-6 forme al giorno sulle 16-17 totali del caseificio. Il tutto affiancato alla coltivazione di terreni per la produzione di grano tenero e duro biologico. 
«La crescita in collina non è mai semplice – spiega Ivan -. Bisogna rispettare l’ambiente, a volte ostico, in cui si opera. Ma bisogna anche avere le idee chiare e guardarsi intorno per capire quali possano essere le opportunità offerte dai finanziamenti regionali ed europei». Al pessimismo e alla rassegnazione del «non faccio domanda, tanto non ricevo finanziamenti» di molti, Ivan ha opposto il più ottimistico «ci provo, magari qualcosa ottengo». 
E così sia lui che il fratello hanno partecipato al bando per l’insediamento giovani e poi preso in considerazione tutte le opportunità offerte, di volta in volta, dal Psr, dal Gal, dai bandi di filiera o dai bandi Inail. 
E qualche sostegno è arrivato. «Bisogna tenersi al passo con i tempi – ribadisce Ivan -. Le attrezzature vanno aggiornate. Se necessario bisogna ampliare gli spazi dell’azienda e noi l’abbiamo fatto prendendo in affitto terreni per la produzione del foraggio e poi una stalla a Solignano per le manze per garantire il massimo benessere animale. Non ci sono molte alternative: chi vuole fare reddito deve investire, mettersi in gioco e guardare al futuro come opportunità di crescita». 
E si può fare anche in quella montagna che Ivan – sposato con Francesca Porta e padre di Giulia (4 anni) – non abbandonerebbe per niente al mondo. «Questo era il podere di mio nonno. Qui ho le mie radici, la mia famiglia. E qui ho scelto di rimanere con la mia attività, alzandomi al mattino circondato dai miei monti, dai miei animali e dai miei attrezzi». 

LA SCHEDA
Nome:   Simone Andrei
Età:   37 anni
Segno zodiacale:  Scorpione
Studi:    Maturità scientifica  
Hobby:   Andare a cavallo
Sogno nel cassetto:    Ampliare la diffusione delle razze antiche, aiutare i giovani che vogliono scegliere questa strada e contribuire alla transizione ecologica 
Azienda:    «Amamaja»,   San  Quirico di Albareto
Attività:   Caseificio con allevamento di vacche cabannina e alpaca

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