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Piange la cabina. Quando il telefono aveva una «casa» - Foto

13 Agosto 2020, 11:17

Dieci anni fa a Parma e provincia c'erano  ancora
421 cabine telefoniche: oggi sono   173, di cui solo 42 
in provincia.  E c'è chi adesso pensa di riconvertirle   

 ISABELLA SPAGNOLI 
Un «Ti amo», un numero di telefono scritto con un pennarello indelebile, perfino un «Ti aspetto domani alle 6 davanti al Parco Ducale». Messaggi ormai sbiaditi che sopravvivono al tempo che passa, ricordi impressi sulle cabine telefoniche che, oggi, ai giovani sembrano pezzi d’antiquariato. 
Cellulari, internet point, phone center hanno rubato il posto a quei luoghi nei quali  una telefonata aveva  un altro sapore. Quel gettone color rame con le scanalature sui due lati che si comprava a 50 lire, ha lasciato posto alle schede telefoniche prepagate, poi, ultimamente, alla moneta. La rotella ha poi ceduto il passo alla tastiera e accanto al vecchio parallelepipedo in vetro e ferro è comparso l’ovetto in plastica che copre il capo, garantendo un minimo di riservatezza e riparo dalla pioggia.
 Nel 2010 erano 216 gli impianti telefonici nel comune di Parma e 205 negli altri comuni della provincia, mentre oggi in città se ne contano solo 131 (72 cabine, 56 cupole e 3 a muro) mentre ne rimangono 42 negli altri comuni...
(L'articolo completo sulla Gazzetta di oggi)

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