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il caso

Imprenditrice cinese sequestrata a Milano, arrestati a Parma due connazionali

questura di Milano

Questura di Milano

10 Dicembre 2021, 16:05

Due cittadini cinesi di 29 e 44 anni sono stati arrestati dalla Polizia per il sequestro di una connazionale quarantenne imprenditrice avvenuto a novembre del 2020 a scopo di rapina. Altri due sono invece stati denunciati.
I fatti risalgono al 21 novembre 2020 quando una volante aveva soccorso in via della Moscova una signora in evidente stato confusionale.

La 40enne, dopo le cure mediche, aveva riferito in questura di essere stata vittima, il giorno precedente, di un sequestro di persona e di una rapina a Chinatown ad opera di due suoi connazionali che l’avrebbero picchiata, legatole i polsi con del nastro adesivo, minacciata di morte con coltelli e pistole prima di obbligarla a rivelare il nome di un contatto che avrebbe provveduto ad effettuare un bonifico di 80mila euro dopo che i rapinatori avessero simulato di essere lei; infine, l’avrebbero narcotizzata e si sarebbero allontanati rubandole anche i cellulari e le carte di credito. I presunti autori del sequestro, secondo le indagini, sarebbero due cittadini cinesi, attualmente detenuti nella Casa Circondariale di Bologna per fatti analoghi commessi in quella provincia, e altri due complici loro connazionali.

In questura la squadra mobile ha riferito i passaggi delle indagini che hanno portato all’individuazione dei quattro.
ll 21 novembre 2020 una volante della Questura di Milano aveva soccorso la donna, in evidente stato confusionale, che aveva al polso un braccialetto ospedaliero: si era infatti appena allontanata dall’accettazione del Fatebenefratelli dopo un incidente automobilistico. L’imprenditrice, con evidenti segni di legatura ai polsi, aveva un ematoma frontale dovuto all’incidente causato in zona Paolo Sarpi dallo stato confusionale in cui si trovava e che era stato determinato dalla sostanza che era stata costretta a bere durante il sequestro.


Dopo il sopralluogo svolto con la polizia scientifica nell’appartamento del sequestro, in cui sono state rinvenute tracce di sangue, risultato affittato da una cittadina cinese a connazionali per incontri di affari, attraverso l’analisi delle telecamere della zona è stata individuata la via di fuga degli autori e i successivi spostamenti in auto che, da via Bramante e via Sarpi, li hanno portati quel giorno stesso a Parma. Grazie anche ad intercettazioni telefoniche, gli investigatori alla fine hanno individuato i presunti autori materiali del sequestro, la cui identità è stata poi riscontrata grazie ai profili dei Dna campionati sulla scena del crimine.

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