LA CLASSIFICA DEL SOLE 24 ORE
Parma perde quattro posizioni rispetto al 2020 e si piazza al 12esimo posto nella classifica annuale stilata dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Al primo posto Trieste, che batte Milano e Trento. Bologna è sesta e Reggio Emilia diciannovesima. Parma è nelle primissime posizioni nelle graduatorie su ricchezza e consumi (ottavo posto) ma molto indietro nella categoria Giustizia e sicurezza, appena al 71esimo posto.
Analizzando le singole categorie prese in considerazione, Parma è al quinto posto per "valore aggiunto per abitante" (al primo posto c'è Milano), e al quarto posto per la "retribuzione media annua", che è pari a 25.794 euro (al primo posto ancora Milano con 30.595 euro).
Dal punto di vista demografico Parma è al secondo posto dopo Imperia per il "saldo migratorio totale" cioè la differenza fra iscritti e cancellati dai registri anagrafici mentre per quanto riguarda la presenza di "medici di medicina generale" è sconsolatamente al quartultimo posto (104).
Nella graduatoria del "verde e servizi" Parma è all'ottavo posto (stabile rispetto allo scorso anno), mentre scende al trentesimo posto per "cultura e tempo libero" penalizzata dal terzultimo posto nel settore "sport e covid" cioè l'"indice degli effetti negativi sui campionati" della pandemia.
Sorprenda la cattiva posizione (sessantesima) nella classifica relativa alla "qualità della vita delle donne".
Trieste è la città dove si vive meglio in Italia. Questo il risultato della 32a edizione dell’indagine sulla
qualità della vita nelle province italiane, pubblicata oggi dal
Sole 24 Ore. I capoluogo giuliano, già salito negli ultimi due
anni al quinto posto della graduatoria annuale, nella classifica
2021 conquista anche il primato nell’indice tematico di "Cultura e
tempo libero", arriva seconda in "Affari e lavoro" e quarta in
"Ambiente e servizi". Sul podio inoltre torna Milano, dopo la
scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid, e
Trento resta solida al terzo posto. L’indagine, come ogni anno,
scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori
statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e
consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e
servizi, cultura e tempo libero. Tra questi, ci sono 28 parametri
aggiornati al 2021 (alcuni addirittura a settembre-ottobre scorso)
e una decina di "indici sintetici" (cioè che a loro volta
aggregano più parametri): quest’anno la storica indagine del Sole
24 Ore consente di focalizzare in particolare come sta andando la
ripresa post pandemia - grazie ad un’analisi fatta su 20 dei 90
indicatori, per i quali è stata anche considerata la variazione
rispetto all’anno precedente - e quali sono i divari territoriali,
di genere e generazionali che ancora persistono, analizzati
attraverso gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani
e anziani, che premiano le province con il miglior contesto di
vita per fasce di età, e l’indice della Qualità della vita delle
donne, presentato oggi per la prima volta, che misura la geografia
dei divari di genere.
Perdono terreno le province dell’Emilia Romagna, penalizzate - tra
l'altro - dal numero di denunce per tipologie di reato in
"Giustizia e sicurezza" e nei due indici del clima (che sintetizza
dieci parametri climatici, dalle ondate di calore agli eventi
estremi) e dello Sport e Covid (che misura l’impatto sui
campionati sportivi e gli eventi annullati). È scendendo sulla
costa adriatica, poi che, rispetto allo scorso anno, si segnalano
ulteriori ribassi nella classifica del benessere, a partire da
Ferrara (-11 posizioni) passando per le province marchigiane,
arrivando a Chieti e Pescara. Stabile nelle ultime posizioni,
quasi a confermare l’urgenza degli investimenti del Pnrr in arrivo
per ridurre i divari, il Mezzogiorno. Crotone ultima, come lo
scorso anno, anticipata da Foggia e Trapani che scivolano sul
fondo. Su novanta indicatori le ultime posizioni sono popolate in
ben 57 casi da province del Sud o delle Isole. E le prime province
non del Mezzogiorno che si incontrano, partendo dal fondo e
salendo verso l’alto, sono Latina (83ª) e Frosinone (82ª), seguite
a poca distanza da Imperia (77ª).
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