danneggiamenti
Avevano volte e nome, mancava solo rintracciarlo. E' avvenuto questa mattina: l'imbrattatore dei portali della Cattedrale, del Battistero, dell’Abbazia di San Giovanni, della Farmacia di San Giovanni e una porta di accesso del Seminario in Via Cardinal Ferrari, oltre a muri e paracarri in pietra nel centro storico.
La caccia all’uomo da parte della Polizia locale si è concluso 36 ore dopo lo sfregio ai monumenti della città grazie all’acume investigativo di una agente che ha notato un particolare che ai più sarebbe sfuggito. Il ragazzo del Bangladesh, 23enne era all’interno di un locale di servizio in via Duse, davanti al quale l’agente era passata anche ieri sera, non notando nulla di strano. Stamattina la presenza di un lucchetto nuovo ha insospettito l’agente che, entrando, ha avuto la conferma delle sue ipotesi.
Ha trovato il 23enne con indossoa la stessa maglia ripresa dalle telecamere di video sorveglianza. Nel giaciglio improvvisato è stata rinvenuta una latta dì vernice sulla quale sono in corso approfondimenti per capire se riconducibile agli episodi dì imbrattamento. Inoltre sono stati trovati un portafoglio, un orologio e alcuni oggetti dei quali non ha saputo fornire spiegazioni sulla provenienza. Il giovane è stato accompagnato al Comando di Strada del Taglio per l’identificazione.
Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alla Sicurezza, Cristiano Casa, che ha dichiarato: “Fatti gravissimi, che scuotono la nostra comunità, sono stati prontamente sanzionati. Ringrazio il personale della Polizia Locale per l’impegno profuso nonostante la concomitante emergenza di protezione civile che da ieri sta impegnando tutte le forze di Polizia e i Vigili del Fuoco. La riflessione amara invece riguarda il fatto che questo soggetto era stato fermato e denunciato per altri fatti anche qualche giorno prima degli imbrattamenti. Così come per altri reati, lo ribadisco, è necessario che il governo intervenga a livello legislativo per far sì che chi può essere pericoloso per le altre persone o per il patrimonio non giri liberamente per le strade delle nostre città”.
Michele Cassano, Comandante del Corpo di Polizia Locale di Parma, ha dichiarato: “Oltre alla denuncia a piede libero per imbrattamento e danneggiamento di beni di inestimabile valore storico/architettonico e religioso, il vandalo sarà denunciato, per l’ennesima volta, per il reato di invasione di proprietà e ricettazione. Ora è a disposizione del servizio dì igiene mentale territoriale per le valutazioni dì competenza, come richiesto dagli uffici del tribunale dì sorveglianza. Si invitano i cittadini a comunicare sempre e nell’immediatezza alle forze di polizia episodi gravi che di cui sono testimoni per permettere interventi più immediati”.
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