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Nei giorni scorsi la Scuola Laura Sanvitale ha celebrato, nella chiesa di San Giovanni Battista, la tradizionale Festa dell’Accoglienza con 400 bambini e bambine e ragazzi e ragazze della primaria e della secondaria accompagnati da una quarantina di docenti.
Per due anni il tradizionale appuntamento è stato svolto in forma ridotta a causa delle restrizioni anti-covid. Ecco perché la celebrazione, condotta da Don Andrea Volta e Padre Ermanno Ferro, è stata una vera gioia per chi ha partecipato, oltre che per i genitori dei primini della scuola primaria e secondaria. Lo stesso Don Andrea, aprendo il momento di raccoglimento, ha dato il benvenuto sottolineando la bellezza di tanti bambini e ragazzi che attraverso un canto all’unisono, guidati dall’ instancabile insegnante di musica Magda Palmieri, hanno espresso tutta l’energia e la festosità per questo nuovo inizio d’anno scolastico, che per circa cento primini rappresenta anche l’inizio di una nuova avventura.
Sono intervenuti a seguire la professoressa Venturini che ha presentato il motto dell’anno: “Diritti senza frontiere”. Il tema scelto è stato trattato in classe in questi primi giorni di accoglienza, ma sarà oggetto di riflessione anche durante l’anno scolastico, in modo trasversale a tutte le discipline. Una riflessione importante e oggi più che mai necessaria. Quattrocento le manine di cartone, preparate dai ragazzi, con scritto in ognuna un diritto, secondo la convenzione ONU e secondo quei diritti naturali dei quali tutti i bambini e bambine del mondo dovrebbero godere. Dopo questo momento di grande emozione è seguito il saluto di benvenuto della Coordinatrice della scuola, professoressa Mirella Gonzi, che ha voluto sottolineare l’accoglienza nella scuola “vi diamo, o meglio, vi ridiamo oggi il benvenuto in questa scuola che vi presentiamo come la vostra casa dove crescere, diventare grandi, fare esperienze capaci di promuovere la vostra crescita umana, culturale e sociale” ha affermato rivolgendosi ai suoi ragazzi e genitori. A seguire, Padre Ferro si è soffermato sul significato dell'essere misericordiosi e su come questa misericordia verso il prossimo può essere attuata giorno per giorno. La celebrazione è terminata con la benedizione per un buon anno scolastico e un fuori programma: tutti i docenti sono stati chiamati sull'altare da Don Andrea che ha invitato l'assemblea ad applaudirli. E al termine, il Padre Nostro recitato come un canto all’unisono da celebranti, docenti, alunni, alunne e genitori.
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