VIA BURLA
«Nel carcere di Parma il sistema di riscaldamento e di erogazione di acqua calda funziona male, mentre in quello di Reggio Emilia non è garantita la continuità assistenziale, in particolare nella sezione transgender, come pure in altri istituti della regione». Lo segnala in un’interrogazione alla giunta della Regione Emilia-Romagna il consigliere Federico Amico, capogruppo di Emilia-Romagna Coraggiosa. Amico vuole sapere se la Regione, per Parma, «abbia intenzione di intercedere con la direzione dell’istituto penitenziario, ed eventualmente con il ministero della Giustizia, perchè si intervenga al fine di sanare la situazione di disagio che, durante la stagione invernale, rappresenta un importante problema anche di salute per molti detenuti presenti». Per l’istituto di Reggio Emilia, e per gli altri della regione, invece, si chiede quali provvedimenti si intendano adottare. Infine, Amico vuole conoscere se la Regione «abbia intenzione di sollecitare il Governo perchè presenti urgentemente un piano di riqualificazione strutturale degli istituti penitenziari della regione, utilizzando i fondi del Pnrr, al fine di intervenire e risolvere i problemi di scarsa vivibilità delle carceri, con l’obiettivo di ridurre il disagio della popolazione detenuta, d a troppo tempo esposta a frequenti gesti di autolesionismo e suicidio».
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