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Appennino, da lunedì torna (un po') di neve. Mercoledì gli operatori convocati dalla Santanchè

Appennino, da lunedì torna (un po') di neve. Mercoledì gli operatori convocati dalla Santanchè

Foto d'archivio

06 Gennaio 2023, 19:27

L''Appennino ancora senza neve all’inizio di gennaio è decisamente insolito e soprattutto preoccupa per la sorte di tante aziende, ma il caldo anomalo è ormai alle ultime battute e presto le temperature così alte delle ultime settimane lasceranno il posto a valori più in linea con quelli medi stagionali, così come alle prime nevicate. Fra domenica 8 e lunedì 9 gennaio i primi fiocchi di neve dovrebbero imbiancare le cime più elevate, oltre 1.500 metri, ma nei giorni successivi si attendono nevicate anche a quote più basse.

Sono previsioni che potrebbero far sperare le numerose attività economiche che nei mesi invernali ruotano intorno alle cime innevate dell’Appennino. Nel frattempo la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha convocato, per mercoledì 11 gennaio alle 10 di mattina il tavolo con le regioni e le categorie di settore: «Ritengo prioritario - ha rilevato in una nota -ascoltare istanze ed esigenze di chi vive i territori. Sarà mia cura, successivamente, relazionare i parlamentari di riferimento delle zone interessate per portare avanti azioni legislative congiunte».

A lanciare l’allarme è stata la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) di Bologna, per la quale la crisi dell’Appennino dovuta alla mancanza di neve mette a rischio il futuro «di circa 500 aziende». Nell’immediato «sta colpendo la filiera dello sci, la ricezione alberghiera, tutto il mondo del turismo in Appennino, ma forti ripercussioni le avranno anche le imprese dell’indotto e aziende alimentari e della ristorazione», ha detto Marco Gualandi, vicepresidente di Cna Bologna e imprenditore dell’Appennino.

Secondo l’organizzazione bisogna «ragionare in termini di ristori per le aziende maggiormente in difficoltà» puntando però lo sguardo al futuro. Per Gualandi, infatti, «il turismo nell’Appennino va rivisto. Non bisogna focalizzarci solo sul 'bianco' ma puntare di più sul 'verde', su un turismo 365 giorni all’anno. Allo scopo, ha aggiunto, potrebbero essere utilizzati i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), e puntare sul turismo dei sentieri.

Tuttavia anche il tradizionale turismo sulla neve potrebbe avere presto una ripresa. A rendere insolitamente verde l'Appennino in questo periodo è stata la persistenza sull'Italia dell’anticiclone africano, che ha creato che condizioni per una primavera decisamente fuori stagione. La situazione sta per cambiare e domenica è atteso l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica, con venti forti, temperature che torneranno nelle medie stagionali, piogge e neve. Sulle Alpi, rileva il sito ILMeteo.it, sono previste nevicate oltre i 900 metri, mentre sugli Appennini le nevicate saranno inizialmente a quote superiori 1.500 metri, mentre da lunedì potranno manifestarsi anche a quote più basse.

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