Dalla Rosa Prati
I dettagli fanno la differenza. Ad esempio, poter ascoltare la musica preferita durante la risonanza magnetica può alleviare il senso di claustrofobia. Anche l'apertura più larga del «tubo» aiuta a sentirsi meno a disagio. Se poi l'esame dura meno del previsto, grazie alla potenza di calcolo dell'intelligenza artificiale, è l'ennesimo vantaggio per i pazienti. La velocità però non toglie nulla alla qualità, perché la nuova macchina acquistata dal poliambulatorio Dalla Rosa Prati garantisce immagini «di qualità superiore» promettono i tecnici dell'azienda produttrice, l'americana GE HealthCare.
«Questa risonanza magnetica è una macchina di ultima generazione, in grado di garantire un'altissima qualità dell'immagine con tempi abbreviati di esecuzione dell'esame. In questo modo il paziente resta dentro la macchina il meno possibile», chiarisce Maurizio Falzoi, direttore sanitario del Dalla Rosa Prati, durante la presentazione di ieri dedicata al nuovo acquisto. «La filosofia del nostro poliambulatorio, massima attenzione alla qualità delle prestazioni erogate sia dal punto di vista professionale che tecnologico, ha trovato piena sintonia con quella di GHC-Garofalo Health Care, il gruppo di cui facciamo parte e il cui motto è “la salute è il bene più prezioso che l'uomo possa avere”».
La risonanza magnetica ad alto campo, in grado cioè di generare un campo magnetico di 1,5 Tesla, arriva da Milwaukee, negli Stati Uniti, ed è stata costruita dalla GE HealthCare, una sottodivisione del colosso americano General Electric. Installata nel poliambulatorio a fine 2022 e in funzione da pochi giorni, ha un valore che si aggira attorno al milione di euro e si va ad aggiungere alle tre risonanze magnetiche già operative al Dalla Rosa Prati. Il suo impiego è multidisciplinare, nel senso che può essere impiegata per esami neuroradiologici, oncologici, cardiologici e anche osteoarticolari.
La Signa Artist, questo il modello del macchinario, è inoltre dotata di una bobina, cioè della speciale «coperta» posizionata sul corpo del paziente, «molto più leggera di quelle convenzionali», spiega Pier Paolo Buò, che dell'azienda produttrice è il responsabile della linea risonanze magnetiche per il mercato Italia.
«Grazie all'intelligenza artificiale applicata a questa macchina ci sono due vantaggi. Una qualità superiore delle immagini acquisite e tempi di esecuzione dell'esame diminuiti di circa il 50%», prosegue Buò, ieri affiancato anche dai colleghi Gianfranco Valli, responsabile commerciale di GE HealthCare e Maria Cammarata, specialista di prodotto per l'Emilia Romagna e il Veneto.
«Questa risonanza magnetica rappresenta un passo avanti per il poliambulatorio – premette il neuroradiologo Girolamo Crisi -. La macchina è dotata di intelligenza artificiale e per questo il computer, durante l'elaborazione dell'immagine, non si limita ad eseguire dei compiti, ma ha anche l'abilità di apprendere». Tecnologia al servizio del paziente. «Dal punto di vista clinico – prosegue – ci sono molteplici benefici diagnostici. In poche parole, c'è il vantaggio di acquisire le immagini più velocemente e con una migliore qualità».
Ma non è tutto. I progettisti hanno poi pensato di dare rendere la macchina più confortevole. «C'è la possibilità di caricare una playlist – conclude Buò con una curiosità – così il paziente può ascoltare con una cuffia le sue canzoni preferite». Meglio se sono rilassanti. Pierluigi Dallapina
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