INSERTO UNIVERSITA'
Supporto, accoglienza, inclusione abitano in piazzale San Francesco n° 3. Si tratta del «Centro accoglienza e inclusione» dell’Università di Parma, uno spazio dedicato all’assistenza degli studenti: in generale, degli studenti che, nell’ambito della vita universitaria, vivono uno stato di disagio a causa di fragilità fisiche, psicologiche, economiche e sociali.
Tutto concentrato in un’unica sede (contattabile allo 0521 032034) coordinata dalla docente e delegata del rettore per l’inclusione Dolores Rollo. Il servizio è unico nel suo genere, la prima realtà in Italia ad avere creato uno spazio libero, gratuito dedicato al supporto, che si interfaccia internamente con gli altri servizi di Ateneo ed esternamente con i servizi regionali. Per capirne di più, abbiamo intervistato la coordinatrice Dolores Rollo.
Di cosa si occupa il Centro accoglienza e inclusione?
«Attivo dal dicembre 2020, il Cai si occupa di diversi servizi, tre in particolare: quello di counseling psicologico, di accoglienza e il servizio "Le - eli - che" a supporto degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, bisogni educativi speciali o disabilità».
Entriamo nello specifico: che cosa è il servizio «Le eli-che»?
«È il servizio di supporto per gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento o bisogni educativi speciali e/o disabilità, anche temporanee. Il progetto è partito nel 2002, può contare su un’esperienza ventennale. Solo nel 2022 abbiamo seguito circa 1400 studenti. Ci mettiamo a disposizione per colloqui, supporto, strumenti di lavoro come tablet, mappe, pc. Ogni dipartimento, poi, nomina un docente come tutor di riferimento che aiuta a risolvere i nodi critici che si possono presentare e trovare soluzioni ottimali. Per richiedere informazioni è possibile rivolgersi alla mail cai@unipr.it».
E il servizio accoglienza «Welcome» di cosa si occupa?
«Offre un’attività di prima informazione di tipo logistico e accoglienza a studenti italiani e stranieri iscritti all’Università di Parma, nonché a docenti e studenti in visita nelle strutture didattiche e di ricerca dell’Ateneo. Fornisce poi assistenza per la compilazione di pratiche in materia di immigrazione, in particolare per l’ingresso e il soggiorno in Italia. Si occupa anche della ricerca degli alloggi con il progetto "vetrina alloggi", un nuovo servizio online in cui sono pubblicati annunci di soluzioni abitative messe a disposizione da parte di imprese, enti o proprietari privati. Anche qui c’è una mail dedicata: welcome@unipr.it».
Come funziona, invece, il servizio di counseling psicologico?
«Il counseling psicologico è un percorso gratuito di breve durata, indicativamente tra i 5 e gli 8 incontri, condotto da psicologi e psicoterapeuti, basato sulla costruzione di una relazione d’aiuto, volta a riorganizzare le risorse della persona e a sviluppare strategie adeguate di fronteggiamento delle situazioni difficili. Ci occupiamo anche di indirizzare gli studenti, in casi particolari, agli idonei servizi regionali. Per accedere al servizio è necessario scrivere alla mail counseling@unipr.it. È aperto non solo agli studenti, anche al personale universitario e alle loro famiglie. Da qualche tempo, anche rispetto all’aumento di richieste dopo il periodo difficile della pandemia, abbiamo aumentato l’organico con ben 8 professionisti disponibili».
In particolare, quali sono le problematiche in aumento dopo il difficile periodo della pandemia?
«Sicuramente le problematiche legate, in generale, alla sfera dell’ansia: dall’ansia da prestazione, all’ansia sociale. Diversi gli studenti che si rivolgono al Centro perché faticano a gestire lo stress o il momento dell’esame. Altri, dopo il difficile periodo del lockdown e della pandemia fatto di distanze, faticano a stare insieme agli altri, a relazionarsi sia con i coetanei che con i docenti. Il percorso di counseling psicologico può servire a ristabilire le modalità di relazione con gli altri, ritornare in contatto con le proprie emozioni e aiutare a fronteggiare adeguatamente lo stress».
Passaggio critico e delicato anche l’iscrizione all’Università, esiste un servizio di supporto per questo?
«Assolutamente sì. Sia nel Centro, con il servizio di orientamento che si inserisce nel percorso di counseling psicologico: si organizzano colloqui di orientamento per comprendere l’offerta formativa, l’organizzazione e l’iter di studio dei corsi di laurea, le opportunità post-lauream. Ma anche attraverso gli open day, che quest’anno avranno luogo il 13, 14, 15 aprile».
Che consigli dà, quindi, a chi vuole iscriversi all’Università?
«Di venire nella nostra Università, visitare gli spazi, fare tante domande - conclude Dolores Rollo -. Ma anche ascoltarsi e conoscersi: è fondamentale coniugare la realtà con le proprie aspirazioni e passioni».
Anna Pinazzi
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