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Il premio Nobel per la chimica Martin Chalfie ha ricevuto la laurea ad honorem in fisica dal nostro ateneo

Il premio Nobel per la chimica Martin Chalfie ha ricevuto la laurea ad honorem in fisica dal nostro ateneo

04 Luglio 2023, 11:45

Oggi  l’Università di Parma ha conferito la laurea magistrale ad honorem in Fisica a Martin Chalfie, Premio Nobel per la Chimica nel 2008. 

 

La cerimonia si è tenuta alle 11 nell’Aula Magna della Sede centrale dell’Ateneo.  

 

Dopo l’intervento del Rettore Paolo Andrei Paolo Santini, Presidente del corso di laurea triennale e del corso di laurea magistrale in Fisica, ha letto la motivazione del conferimento, mentre la laudatio per il candidato è stata pronunciata da Cristiano Viappiani, docente di Fisica applicata. Martin Chalfie  ha tenuto la sua lectio doctoralis, intitolata The Continuing Need for Useless Knowledge.

 

Già in qualità di borsista post-dottorato, Martin Chalfie con John Sulston ha stabilito il primo modello genetico per la meccanosensazione utilizzando il nematode Caenorhabditis elegans. Mediante approcci molecolari, genetici ed elettrofisiologici, Chalfie e i suoi collaboratori hanno successivamente studiato in modo approfondito le basi molecolari della segnalazione meccanosensoriale e la differenziazione neuronale dei neuroni dei recettori del tatto in C. elegans, studiandone la degenerazione neuronale, la struttura e la funzione dei microtubuli, la crescita neuronale, la trasduzione meccanosensoriale e la sua modulazione. Questo lavoro ha portato alla scoperta di nuovi fattori di trascrizione, proteine leganti il colesterolo, chaperon e proteine canale. Altri lavori hanno identificato il canale MEC-42MEC-10 come canale di trasduzione meccanosensoriale, chiarito il primo circuito funzionale nel sistema nervoso di C. elegans e identificato un nuovo ruolo per i fattori di trascrizione, comprese le proteine Hox, come garanti della robustezza dello sviluppo. Chalfie ha introdotto l’uso della Green Fluorescent Protein come marker di espressione genica, lavoro che ha portato a una vera e propria rivoluzione negli studi su cellule e su interi organismi, e che gli è valso il riconoscimento con il premio Nobel per la Chimica nel 2008, insieme a Osamu Shimomura e Roger Tsien.

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