CICLOTURISMO
Per chi arriva a Parma in treno ed è provvisto di bicicletta (ammessa sulla maggior parte dei convogli regionali e sugli Intercity ed Eurocity), appena uscito dalla stazione si aprono dieci (anzi, undici) «orizzonti» parmigiani tutti da… pedalare.
Sul marciapiede di viale Bottego, di fronte a viale Toschi, c’è un grande cartello che riporta dieci itinerari per le biciclette: «Greenway delle residenze ducali parmensi» (itinerario PR1), «La Resistenza a Parma e il Museo Cervi» (PR3), «Lungo l’Enza fra natura, arte e storia» (PR4), «Petrarca tra cultura e silenzio» (PR5), «Il Liberty a Parma e la collezione Magnani Rocca» (PR6), «Castelli Parmensi» (PR7), «Pievi romaniche parmensi» (PR8), «Civiltà contadina parmense» (PR9), «Verdi e la sua terra» (PR10) e «Guareschi e la bassa parmense» (PR11). Come indicato dalle frecce, per iniziare i dieci «bike tour» è necessario imboccare viale Toschi oppure dirigersi verso il ponte delle Nazioni.
Un altro itinerario, «Il mondo piccolo di Don Camillo e Peppone» (PR2), inizia imboccando via Trento: c’è un cartello di piccole dimensioni in via Monte Altissimo.
Nel cartello grande, in basso, ci sono i loghi di Fiab Parma-Bicinsieme, TourEr e PedalArt, oltre ai siti www.tourer.it/itinerari e www.fiabparma.it. Per gli appassionati di cicloturismo (e di turismo «sostenibile», utilizzando anche il treno) questi cartelli sono sicuramente di grande importanza.
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