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Si parte il 26 settembre con 300 persone coinvolte

Upi, via al progetto per i corsi di lingua ai richiedenti asilo

Buia: «Un'iniziativa in cui crediamo molto» Azzali: «Coinvolte tutte le realtà interessate»

Upi, via al progetto per i corsi di lingua ai richiedenti asilo

di Gian Luca Zurlini

13 Settembre 2023, 09:46

Un progetto innovativo che ha a cuore due interessi: quello di favorire una maggiore integrazione dei richiedenti asilo nel contesto sociale in cui sono inseriti e quello del mondo delle imprese di riuscire a soddisfare la richiesta di personale trovandosi di fronte persone maggiormente pronte all'inserimento nel contesto lavorativo del nostro territorio.
In estrema sintesi è questo il significato dell'importante e innovativo progetto presentato ieri mattina a Palazzo Soragna, sede dell'Unione parmense degli industriali e denominato «Rete integrazione lavoro Parma». Un progetto «sfidante», ideato dall'Upi ma che come ha ricordato il presidente Gabriele Buia durante la presentazione «trae la sua grande forza dal fatto che per la prima volta, sicuramente a Parma, ma anche a livello nazionale, coinvolge istituzioni, imprese e associazionismo del Terzo settore in un progetto unico che punta a risolvere due problemi: l'integrazione degli immigrati partendo da una necessaria conoscenza della lingua e della realtà del mondo del lavoro e la necessità delle aziende di poter trovare collaboratori in grado di rispondere alle proprie esigenze, dando loro anche una piena dignità di cittadini».
Cosa prevede il progetto
Il progetto prevede, a partire dal 26 settembre, l'organizzazione di corsi di alfabetizzazione della lingua italiana articolati su 4 livelli di competenze che riguarderanno almeno 300 delle 600 persone oggi ospitate a Parma nei cosiddetti Cas (Centri di accoglienza straordinaria). Sono previste un massimo di 7 classi con numeri fra le 15 e le 20 persone e alla formazione linguistica verrà affiancata un'attività di orientamento e formazione tesa a fornire ai partecipanti la conoscenza del contesto sociale, economico e lavorativo della realtà parmense.
Le realtà coinvolte
Cesare Azzali, direttore dell'Upi, ha affermato che «la nostra associazione ha promosso con forza questa iniziativa coinvolgendo tutte le realtà operative sul territorio per andare incontro sia alle esigenze dei richiedenti asilo che a quelle delle aziende ritenendo che a beneficiarne sarà poi l'intera comunità parmense». Al progetto partecipano il Cisita, che finanzia i corsi, i Cas con la Cooperativa Biricca scelta come capofila affiancata da Ciac di Parma, Cooperativa sociale Betania, associazione San Cristoforo e Cooperativa Leone Rosso, il Cpia (Centro provinciale istruzione adulti di Parma operativo dal 2015, istituzione del Ministero dell'Istruzione che validerà l'esito dei corsi, il Centro servizi edili di Parma e l'associazione Next.
Insieme per un obiettivo


Per Alberto Sacchini, direttore del Cisita, «l'iniziativa tocca le corde giuste e dimostra che facendo rete si ottengono risultati importanti». Domenico Altieri, Ad della Coop Biricca ha detto che «si tratta di una straordinaria opportunità di crescita per i progetti di accoglienza e formazione», mentre Antonia Lusardi, dirigente scolastico del Cpa ha detto che «il nostro compito è validare la conoscenza della lingua italiana acquisita dai partecipanti». Anna Baiguera, direttrice di Next ha spiegato che «il nostro compito è creare un ponte fra centri di accoglienza e mondo del lavoro e un progetto come questo è un ausilio fondamentale per l'inserimento e l'integrazione». infine Luca Ghidini, presidente del Cse, ha sottolineato che «la conoscenza della lingua è la base per acquisire competenze e inserirsi meglio nel mondo del lavoro».
 

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