Cerimonia
Un momento della commemorazione di Norma Cossetto
Una rosa per Norma Cossetto. Stamattina nell’ottantesimo anniversario del barbaro assassinio da parte dei partigiani titini che nel 1943 gettarono ancora viva in una foiba la 23enne studentessa italiana, alla presenza delle associazioni combattentistiche e di numerosi cittadini, il fiore è stato deposto davanti al Monumento ai Caduti di via Melloni.
“Una rosa per Norma Cossetto”, che ricorda la studentessa istriana medaglia d'oro al merito civile, è stata promossa in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio ed è giunta alla quinta edizione. Durante la cerimonia ha aperto la serie di interventi Massimo De Matteis, che ha ringraziato i presenti e ricordato l'importanza della cerimonia. Poi ha preso la parola il presidente del Comitato 10 Febbraio Paolo Babarelli che ha messo l'accento sul fatto che “questo fiore non appassisce. Norma Cossetto nell'ottobre del 1943 pagò con la vita la sua fede per l'Italia. Commemoriamo con lei anche tutte le donne che subiscono violenza in pace e in guerra”.
Il presidente del consiglio comunale di Parma Michele Alinovi ha invece parlato di come “la guerra porti solo violenza e sopruso. Non ci possono essere scusanti rispetto alle violenze fatte al nemico e all'avversario”. Alinovi ha anche ricordato che la Giunta del Comune di Parma “ha recentemente intitolato un parco alla memoria di Norma Cossetto”. La parlamentare della Lega Laura Cavandoli ha spiegato che “queste tragedie che erano state dimenticate, ora vengono ricordate e si va avanti per revocare la medaglia di cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana al dittatore Tito, che rappresenta una vergogna. In città riproporremo la mozione per cancellare via e largo Tito”. Il consigliere regionale della Lega Emiliano Occhi ha insistito sul fatto che “c'è ancora qualcuno che ha reticenza a parlare delle foibe. Manifestazione come questa sono importanti perché a distanza di ottant'anni serve una pacificazione”.
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giuseppe Tramuta ha aggiunto che “era giusto e doveroso ricordare questa pagina triste, a lungo dimenticata”. Infine, Giovanni Paolo Bernini ha sostenuto che “la libertà va difesa ogni giorno e questo va continuamente testimoniato” e ha fatto ascoltare il saluto del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna. Anche nella città giuliana, infatti, Norma Cossetto è stata appena commemorata con una cerimonia organizzata dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Gorizia in collaborazione con il Comune, la Lega Nazionale, l’Associazione Italiani di Pola e Istria-Libero Comune di Pola in Esilio, la Mailing List Histria e il Comitato 10 febbraio.
Guarda il saluto di Rodolfo Ziberna
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