Sicurezza alimentare
La sede dell'Efsa a Parma
Una piattaforma online per scienziati e autorità che promette di ridurre i test sugli animali per stabilire la tossicità di sostanze contenute in mangimi e alimenti. E’ questa la nuova frontiera nella valutazione del rischio chimico su cui ha deciso di lavorare l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, l’Efsa, con sede a Parma, la nostra città.
L’Autorità ha appena lanciato TKPlate, uno strumento unico nel settore della sicurezza degli alimenti e dei mangimi. Invece di testare la tossicità sugli animali, gli esperti potranno interrogare un database che simula concentrazione delle sostanze e potenziali effetti. «In pratica si seleziona la specie, la sostanza chimica o il gruppo di sostanze chimiche, i parametri di inserimento come il tipo di esposizione, quindi si producono i modelli con un clic», ha spiegato il tossicologo di Efsa Jean-Lou Dorne. L’Autorità lavora alla piattaforma dal 2015.
I risultati possono sostituire direttamente i dati tratti dai test sugli animali, riducendo la necessità di nuovi esperimenti. La piattaforma funziona anche in senso opposto, cioè dai dati sulla concentrazione della sostanze nel sangue o nelle urine si può stimare l’esposizione. Il software include anche uno strumento per la valutazione dei rischi da miscele chimiche.
«Siamo sulla soglia di una nuova era nella valutazione del rischio chimico, che vedrà non solo una gradita riduzione della necessità di test sugli animali, ma anche un miglioramento della qualità e della pertinenza dei dati utilizzati nelle nostre valutazioni scientifiche», ha detto il direttore scientifico di Efsa Carlos Gonçalo das Neves, che è un forte sostenitore delle nuove metodologie di valutazione del rischio, note nel settore con l’acronimo Nam.
«Gli organismi scientifici consultivi come l’Efsa si stanno mettendo in fila per usare i Nam», assicura das Neves. «È importante - aggiunge - che legislatori e cittadini vengano rassicurati sul fatto che tutti i risultati si fondano su solide basi scientifiche».
Alcune Nam su base informatica sono già in uso all’Efsa, ma TKPlate non lo è ancora. La piattaforma è stata resa pubblica anche per permettere un più ampio esame dei modelli, per ottimizzarla e consentire agli esperti di tutta Europa di imparare a usarla. Una fase necessaria, spiega das Neves, per «il suo impiego nella valutazione del rischio da parte dei gruppi scientifici dell’Efsa in un futuro prossimo».
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