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Campanini: «I cantieri avanzano, Vignali pensi all'eredità lasciata»

S'infiamma la polemica dopo l'attacco dell'ex sindaco all'Amministrazione

Campanini: «I cantieri avanzano, Vignali pensi all'eredità lasciata»

14 Febbraio 2024, 20:16

Vignali:
«Il piano opere pubbliche? Una fotocopia del precedente»

Rastelli rincara la dose:
«Giardino pubblico dimenticato»

Sandro Campanini, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, rimanda al mittente le accuse lanciate da Pietro Vignali «sui ritardi nella realizzazione delle opere pubbliche da parte del Comune», ma l'ex sindaco controreplica.

«Il consigliere Vignali - dichiara Campanini - spesso assente dai lavori consiliari, ripete a intervalli regolari lo stesso mantra dei presunti ritardi, facendo finta di non sapere che invece le opere stanno procedendo secondo programma, grazie all'impegno dell’assessorato e degli uffici».

In questo anno e mezzo «l’Amministrazione ha messo in sicurezza il Pnrr - prosegue Campanini -: partiti e ormai avviati a pieno regime i lavori alla scuola Micheli, dell’ex XXV Aprile, del Palasport, dell’ex Municipio di San Lazzaro in via Zarotto e il Piano delle opere pubbliche, facendo fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime, ai rincari energetici, all’inflazione e, non per ultimo, al passaggio dal vecchio al nuovo codice dei contratti pubblici».

Il Comune «ha utilizzato tutti gli spazi finanziari possibili per dare nuovo impulso agli investimenti -osserva Campanini -: è accaduto per la biblioteca di Alice, ora in gara, rifinanziata con ulteriori 200mila euro, per il Teatro dei dialetti che ripartirà entro l’estate, rifinanziato per ulteriori 400mila euro, per la rotatoria di via Mantova, anch’essa rifinanziata per ulteriori 110mila euro».

«Sempre per stare sulle opere “non Pnrr” - continua - il Comune ha rifinanziato l’ex Cral Bormioli dove, al contrario di quanto affermato da Vignali, i lavori procedono con la posa delle travi, oltre alla crociera dell’Ospedale Vecchio. Cantieri che hanno visto l’impegno celere e responsabile di amministrazione e maggioranza, senza inficiare gli equilibri finanziari dell’ente».

«Riguardo al Parco Ducale - precisa -, in dicembre sono iniziati i lavori di valorizzazione della parte nord est e sono conclusi i consolidamenti degli affreschi del palazzetto Eucherio Sanvitale, indispensabili per poter procedere con i lavori strutturali. Non ci soffermiamo sul grande impegno per l’edilizia scolastica e per la casa, più volte richiamati in questo periodo». «Più che parlare di sogni - conclude - Vignali dovrebbe preoccuparsi dei molti incubi che la città ha ereditato dal periodo in cui ha amministrato».

A stretto giro di posta la controreplica di Vignali: «Mi fa molto strano che il consigliere Campanini, spesso presente in consiglio, non si sia accorto che il piano delle opere pubbliche non sta procedendo secondo programma ma al contrario ci parla di ben 54milioni traslati dal 2022 al 2023 e di 30 milioni spostati dal 2023 al 2024».

«Delle due l’una - osserva -: o il consigliere Campanini soffre di amnesie o non legge con attenzione gli atti che approva. Se li leggesse con attenzione, noterebbe che il piano delle opere pubbliche che ha approvato è, al netto del Pnrr, la fotocopia di quello che ha approvato l’anno scorso. Che a sua volta era la fotocopia di quello dell’anno precedente: significa che non è stato fatto nulla di quanto annunciato».

«Ciò che è emerso in questo anno e mezzo - prosegue Vignali - è una fiera delle promesse non mantenute, con annunci ripetuti che smentiscono quelle fatte in precedenza, con garanzie di avvio di lavori che in realtà dovevano essere già finiti in passato. La stessa cosa che fa ora Campanini: annunciare l’inizio di lavori di opere che dovevano iniziare da tempo secondo dichiarazioni fatte l’anno scorso (come la rotonda di via Mantova, la biblioteca di Alice e il teatro dei dialetti)». «Il consigliere Campanini - conclude - non ci dice nulla invece delle 36 opere annunciate e mai partite». Rincara la dose Emanuele Rastelli, presidente de «l’Oltretorrente Rinasce», parlando di «Giardino Pubblico dimenticato».

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