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Insegnante e giornalista

Due anni senza Rita Guidi: un concorso per ricordarla

Il 13 aprile la premiazione all'istituto Melloni

Due anni senza Rita Guidi: un concorso per ricordarla

di Mara Varoli

17 Febbraio 2024, 15:39

Due anni senza Rita, la prof e la giornalista, attenta e appassionata. Due anni oggi dalla sua prematura scomparsa, che ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua adorata famiglia e tanta commozione in chi ha avuto il privilegio di ascoltarla in un'aula scolastica o di leggerla tra le righe di una sua recensione.

Il ricordo è condiviso, per raccogliere un pensiero dedicato a una persona che ha impegnato ogni giorno della vita nella difesa della cultura, dell'educazione e dell'inclusione. Una e cento lezioni, mai dimenticate. E che proseguono con una bella iniziativa, che certamente l'avrebbe resa felice e orgogliosa.

Sabato 13 aprile all'istituto tecnico Melloni si terrà infatti la premiazione della prima edizione del concorso letterario «Rita Guidi» rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Parma e provincia, che ha come titolo «Sogni. "Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d’essere niente. A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo"» (F. Pessoa). Venti le poesie che partecipano al concorso e 23 i racconti brevi su un tema che fotografa perfettamente lo sguardo che Rita aveva sul mondo.

La commissione esaminatrice è composta, oltre che da tre docenti dell’istituto, da scrittori e giornalisti tra cui Davide Barilli, Valerio Varesi, Dina Ravaglia, Emilio Zucchi. Il presidente della commissione è Giovanni Fasan, dirigente scolastico dell’Ite Melloni. Una premiazione che non rappresenta la fine di un percorso, ma l'inizio di un cammino intrapreso per tenere vivo quel talento, che ha sempre contraddistinto la «nostra» Rita.

Proprio nella scuola dove ha insegnato per anni Lettere. E di riflesso sulla Gazzetta di Parma, il giornale per il quale Rita Guidi ha firmato importanti articoli sulle pagine della cultura, dell'inserto scuola università e della cronaca. E con questo concorso, che continuerà a coinvolgere le ultime generazioni, la prof sarà ancora una volta seduta tra i banchi, come piaceva a lei, e la giornalista davanti a una scrivania circondata da pareti colme di libri: per risvegliare le coscienze di giovani e meno giovani. Sempre con nobiltà e con quell'eleganza istintiva, come naturale era il suo splendido sorriso, con cui sapeva accogliere alunni e colleghi. Anche a questa premiazione sarà così, per un concorso che custodisce con affetto l'eredità di una donna sempre pronta a stupirsi.

Un concorso sentito, voluto fortemente dalla famiglia: «Volevamo ricordare Rita - confessa il marito Francesco con il figlio Niccolò - con le sue passioni: l'amore per gli studenti e per la letteratura». Anche la sorella Mariapia e i fratelli Carloantonio e Severo aggiungono: «Il nostro è un ringraziamento a Rita per quello che ci ha lasciato. Il suo ricordo è sempre con noi, insieme a noi».

Mara Varoli

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