IL COLLEZIONISTA
Achille Melley, parmigiano, classe 1950, ex imprenditore del marmo molto noto in città, dopo essersi ritirato a vita privata ora si dedica alla sua principale attività di collezionista di cimeli aeronautici, tanto da farla diventare una delle più importanti d’Italia.
La sua passione nasce negli anni del servizio militare, svolto nel 1971 in Aeronautica militare come aviere addetto alla vigilanza, e dai racconti del padre Adrasto, anche lui militare in aviazione durante la durissima esperienza della Seconda Guerra Mondiale.
I primi pezzi li ha acquistati nel famoso mercatino delle pulci di Porta Portese a Roma, inseriti in una collezione riservata quasi esclusivamente a materiale aeronautico italiano, costruito nel periodo dalla Prima Guerra mondiale alla fine della Seconda.
Una raccolta straordinaria che ora conta 178 modelli di aeroplani, 30 distintivi di reparto originali di cui alcuni rarissimi, oltre 2000 foto d’epoca, compresa un'autentica chicca: una foto datata 1916 del maggiore Francesco Baracca con dedica, autografata dal grande pilota italiano, alla cugina Teresina. Completano la preziosa collezione alcuni strumenti di bordo come cronometri ancora funzionanti, cloche, bussole, oltre a preziosi documenti come libretti di volo, schede di manutenzione, diplomi di merito e varie decorazioni.
Una menzione a parte riguarda due timoni di coda appartenenti a velivoli Aviatik, aeroplani austriaci della grande guerra, fortunosamente ritrovati grazie alla generosità di una signora parmigiana che glieli ha donati alcuni anni fa.
I modellini posseduti sono molto rari in quanto trattasi di versione “Ditta”, così vengono denominati i modelli propagandistici realizzati dalle varie industrie aeronautiche italiane che venivano poi donati ai vertici militari, o ad aziende private, in funzione di un eventuale futuro acquisto dei veri modelli volanti.
Questi modellini sono perfetti, costruiti in metallo oppure addirittura in legno, alcuni anche di lunghezza superiore al metro. Modellini che non sempre vengono recuperati in buone condizioni da Melley, il quale con l’abilità del sapiente artigiano, maturata in tanti anni di attività, li restaura personalmente ricostruendo o riparando le parti danneggiate.
Come quella volta che, dovendo ricostruire le eliche di un aeroplano costruito in argento, le ha realizzate partendo da una vecchia moneta da 500 lire, rigorosamente sempre in argento, tagliando i pezzi, sagomando e lucidando, fino ad ottenere uno stupefacente risultato.
Dalla polvere, e dalla delicatezza, del prezioso marmo, alle eliche d’argento di antichi aeroplani, il passo è stato breve. I risultati ugualmente eccezionali.
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