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Federconsumatori

Euribor falsato, ecco cosa fare

Euribor falsato, ecco cosa fare

di Silvio Marvisi

15 Marzo 2024, 09:48

Federconsumatori si mobilita sul caso dell’Euribor falsato ed è pronta ad aiutare tutti coloro che potrebbero recuperare somme anche importanti per i mutui a tasso variabile in essere fra il 2005 e il 2008.
«La cosa più importante al momento - ha affermato più volte l’avvocato Marcello Spaggiari nel corso dell’incontro pubblico - è inviare al più presto una lettera circostanziata per interrompere i termini di prescrizione».
«Abbiamo approntato un programma - afferma Fabrizio Ghidini, presidente di Federconsumatori Parma - tramite il quale è possibile avere un riscontro immediato fra le somme pagate e quanto in realtà dovuto, così da poter inviare un conteggio di massima nella prima richiesta alla banca e sapere quindi quanto si potrebbe recuperare». «Chiediamo, a chi si rivolgerà ai nostri sportelli - prosegue - l’iscrizione all’associazione di consumatori mentre stiamo attivando delle convenzioni per avere altri servizi che potranno essere utili nel prossimo futuro così da poter contenere i costi di recupero al massimo. Al momento abbiamo già inviato alcune richieste ma non ci sono ancora pervenute risposte».
Si tratta di un argomento che potrebbe andare a toccare milioni di persone che nel periodo compreso fra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008, avevano un mutuo in essere. La manipolazione dell’Euribor, riguardo cui la Corte di Cassazione ha emanato un’ordinanza il 13 dicembre 2023, andrebbe infatti a modificare i tassi dei mutui variabili in tutta Europa.
La Corte di Cassazione riscontra che i tassi che le banche hanno applicato ai mutui, ai finanziamenti o ai leasing indicizzati al tasso Euribor, sono nulli perché «fissati - scrive la Cassazione - attraverso un accordo manipolativo della concorrenza da un certo numero di istituti bancari come accertato dalla Commissione Antitrust Europea».
Nel caso in cui gli istituti di credito non rispondano si dovrà intentare causa civile, in questo caso dovranno essere presentati conteggi verificati da un perito, Federconsumatori sta attivando le convenzioni in questo senso, così da affrontare prima il tentativo di conciliazione come previsto dalla procedura e poi la causa vera e propria. I costi, in quest’ultimo caso lieviterebbero non poco, per questo motivo occorrerà fare un bilancio costo-benefici anche se è facile presumere l’intervento delle istituzioni europee visto che la platea di consumatori potrebbe essere molto ampia e decidere quindi una norma generale per i rimborsi.

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