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Urbanistica

Il Comune di Parma fa ricorso al Tar per il quartiere fantasma del Comparto San Martino: "Mai ultimate le opere di urbanizzazione. Consegnateci la fidejussione"

Il Comune di Parma fa ricorso al Tar per il quartiere fantasma del Comparto San Martino: "Mai ultimate le opere di urbanizzazione.  Consegnateci la fidejussione"

Foto d'archivio

19 Aprile 2024, 14:58

Il Comune di Parma comunica di aver autorizzato l’istanza del ricorso riguardante il cd. “Comparto De Martino” nei confronti del soggetto attuatore. La zona - che si trova nei pressi di via Budellungo -  è stata oggetto di numerosi interventi politici perché, pur avendo parecchi residenti, non è mai stata completamente urbanizzata. Un vero e proprio "quartiere fantasma". 

"Il Comune - si legge nel comunicato stampa - ha fin qui percorso ogni soluzione precontenziosa possibile, al fine di addivenire ad una soluzione adeguata per i cittadini in un tempo ragionevole. Il soggetto attuatore, con apposita lettera scritta, si era impegnato a realizzare opere di urbanizzazione del valore di 300 mila euro entro il giugno del 2023: dopo varie sollecitazioni, gli interlocutori hanno chiesto tempo ulteriore e poi hanno interrotto definitivamente i contatti con gli uffici tecnici del Comune, con i Dirigenti e con gli amministratori".

"La giunta comunale  - continua il comunicato - ha autorizzato la proposizione di ricorso innanzi al Tar Emilia-Romagna - sezione staccata di Parma - per l'accertamento del diritto del Comune di (ri)ottenere la garanzia fideiussoria per la regolare esecuzione delle opere di urbanizzazione e per la condanna del soggetto attuatore a prestare la relativa polizza. Nel ricorso si chiede a soggetto attuatore e direzione dei lavori di consegnare immediatamente la fidejussione concordata nel PUA, così da poter procedere con le opere di urbanizzazione e manutenzione. Ogni giorno di ritardo inerente alla consegna della fidejussione comporterà una spesa di 20.000 euro da parte del Soggetto Attuatore".

"L’Amministrazione- conclude il comunicato - non può tollerare che le inadempienze dei soggetti attuatori di comparti immobiliari si ripercuotano sui residenti e continuerà a sensibilizzare con tutti gli strumenti possibili le aziende responsabili, per recare minor danno ai residenti già insediati nel comparto- Si rammenta che il Piano Urbanistico Attuativo non è ancora scaduto e dunque ogni onere costruttivo e manutentivo del comparto grava esclusivamente sul soggetto attuatore fino al 2027. Fino a quel momento il Comune, per legge, non ha alcun titolo che lo abiliti ad intervenire".

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