salute mentale
Tra il 2021 e il 2022, in Emilia-Romagna, la popolazione minorenne a carico dei Servizi Sociali è aumentata dell’11,6%, mentre si è registrato un calo del 4,7% dei minori collocati 'fuori famiglià e crescono i ricoveri ospedalieri - 818 nel 2022 - nei reparti di neuropsichiatria infantile. E’ quanto emerge dalla relazione sull'attività svolta nel 2023 che Claudia Giudici, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, ha illustrato nel corso della seduta congiunta, in Assemblea Legislativa, delle commissioni Cultura e Parità.
Di particolare rilevanza il tema del cosiddetto 'ritiro socialè: «secondo le prime tendenze emerse dalla rilevazione avviata a giugno 2023 - osserva la garante regionale - sono 762 le segnalazioni raccolte dai servizi, con un picco maggiore nella fascia 15-16 anni (38,3%) ma con un inizio significativo a partire dai 12 anni». In particolare, viene evidenziato «nel 44% dei casi, il minore non frequenta più la scuola (243 sono in età di obbligo scolastico), mentre il 55% ha mantenuto i rapporti con la scuola». Guardando ad altri comportamenti quello che è emerso «è un pervasivo utilizzo digitale differenziato tra maschi (videogiochi) e femmine (social) mentre il disturbo prevalente, nel 33,5% dei casi, è l’ansia, seguito dalla depressione nel 16%».
Altri ambiti sui quali la Garante ha lavorato nel 2023 sono stati le segnalazioni alle istituzioni; l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e a promozione della partecipazione attraverso l’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze.
Sul fronte delle segnalazioni sono state 61 quelle trattate, di cui 40 ricevute nel 2023 e 21 nel 2022: l’area maggiormente rappresentata è stata quella bolognese, con il 67,5% delle segnalazioni seguita dalla provincia di Piacenza e Parma (7,5%), quella di Reggio-Emilia (5%) e di Modena e Forlì-Cesena (2,5%), per un totale di 29 minori coinvolti. Quanto all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati al 31 dicembre scorso erano 1.922, l’8,2% del totale nazionale, quelli censiti in Emilia-Romagna. Dei minori accolti, l’81,2% sono maschi e il 18,8% femmine mentre la nazionalità ucraina, con il 34,6%, è quella più rappresentata.
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